Ha cercato di entrare nel carcere di Uta con, dentro la bocca, una pallina di hascisc. Una 23enne cagliaritana, N.L. non aveva però fatto i conti con il super fiuto di Leo, un cane new entry del reparto cinofili, che ha fiutato subito lo stupefacente. Gli agenti, coordinati dal comandante del reparto penitenziario e dal sottufficiale responsabile dei colloqui, hanno sequestrato tutta la droga e la ventitrenne è stata segnalata all’autorità giudiziaria. “Ancora una volta la polizia penitenziaria riesce a fermare, con l’ausilio del suo reparto cinofili, un tentativo di fornire droga all’interno del carcere cagliaritano. Questa volta è stata fermata una giovane ragazza che sempre tramite i colloqui con i familiari ha cercato di introdurre la sostanza stupefacente”, commenta Giovanni Villa della Fns Cisl.
“Riteniamo necessario un inasprimento delle pene per chi tenta di introdurre droga in carcere, potrebbe essere comunque un deterrente efficace. elogiando i colleghi per il lavoro svolto con professionalità ribadiamo all’amministrazione la necessità di incrementare i conduttori cinofili così che tale servizio possa essere garantito in modo capillare nella maggior parte dei penitenziari sardi”.









