Una mobilitazione generale dopo il licenziamento per “inadempimento”: questa la motivazione che ha portato al licenziamento da parte del Brotzu del chirurgo Massimiliano Tuveri, che avrebbe dovuto dirigere la Chirurgia generale oncologica. Di fatto, però, il chirurgo non ha mai potuto svolgere pienamente il suo lavoro, perché non aveva a sua disposizione nè i mezzi adeguati nè la giusta equipe medica per effettuare interventi estremamente delicati e complessi. Secondo l’’Arnas Brotzu, però, Tuveri non avrebbe svolto il suo compito e “non ha raggiunto gli obiettivi prefissati”, nonostante le opportunità fornite. A favore del chirurgo, un’ondata d’affetto (e indignazione) da parte di colleghi e pazienti, che si sono uniti in una raccolta firme per il reintegro immediato di Tuveri.
“Un medico che ha salvato decine di vite si ritrova fuori dall’ospedale senza aver mai potuto nemmeno iniziare il suo lavoro”, si legge nella petizione su Change.org lanciata da Susan Fanti, figlia di una paziente, che esprime tutta la sua gratitudine nei confronti del professionista. “Oggi vogliamo che tutti i sardi possano avere accesso a un medico come lui”, scrive la ragazza, che deve la vita della madre a Tuveri.
“Mi sento toccata in prima persona perchè chi mi conosce, è a conoscenza della guerra che mia madre ha fatto e ancora oggi prosegue contro il tumore al Pancreas ( esattamente dal 2015), e per fortuna con ottimi risultati!” , si legge in un accorato e lungo post di Fanti.
“Tutto questo grazie al nostro medico Chirurgo di fiducia, e al suo staff che a Verona ( dopo le pessime notizie di aspettative di vita che avevamo ricevuto in Sardegna ), ha preso in carico mia madre ed è riuscito in un miracolo che ancora oggi sbalordisce tutti i medici che ne leggono la storia, e non solo in Sardegna!
Da quel momento lui umilmente ha collaborato con l’Ospedale di Olbia che ha proseguito con le chemioterapie!
Vorrei precisare che tutti gli errori diagnostici che si susseguirono nel caso di mia madre, Biopsie sbagliate, esiti letti male eccetera, sono sempre stati risolti da lui, Dottor Massimiliano Tuveri!
Tutte le persone che a oggi mi chiedono chi ha seguito mia madre, vengono da me indirizzate a lui, che risponde sempre al suo cellulare, eh si, lui consegna il suo numero di cellulare, zero file, zero cup, zero ore interminabili cercando di prendere la linea, sempre disponibile, sempre attento e sempre presente!
Ovviamente quando è libero da sala operatoria o visite Ambulatoriali!
Dopo anni si riesce a farlo trasferire a Cagliari, al Businco, chi lo conosce o ne ha sentito parlare esplode di gioia, finalmente farà ripartire la nostra scadente Sanità! E invece no, leggo oggi sui giornali e sul sito di Marco Travaglio queste terribili notizie! Cosa stiamo aspettando, che torni a Verona? Possiamo davvero permetterci di perdere un importantissimo Medico del suo calibro?
Sono basita, sconcertata e delusa!
Ci vorrebbe davvero una rivolta! Intanto possiamo iniziarla sui social che a oggi sono un fortissimo mezzo di comunicazione!
Chiediamo che vengano dati a Dottor Massimiliano Tuveri, i mezzi per poter lavorare EGREGIAMENTE nella nostra Sardegna. Medico Chirurgo Oncologo, esperto sulle malattie del Pancreas e tutto quello che ne consegue.
Ne sono certa, ne abbiamo davvero bisogno!!!”