La Procura di Tempio ha aperto un’inchiesta sulla tragica vicenda che sabato notte a Olbia ha coinvolto il 57enne Gianpaolo De Martis, morto dopo essere stato bloccato con il taser dai carabinieri. Nella nota ufficiale, la Procura fa riferimento a “specifici accertamenti per la esatta ricostruzione della dinamica della vicenda”.
Giovedi mattina, invece, sarà effettuata l’autopsia sul corpo del 57enne di Bultei. L’uomo è deceduto per arresto cardiaco in ambulanza dopo essersi scagliato contro i militari, che lo hanno bloccato con il dispositivo in dotazione. Stando alle testimonianze delle persone che hanno chiamato le forze dell’ordine, De Martis si trovava “in evidente stato d’alterazione” , inveendo contro altre persone. A quel punto, i carabinieri si sono visti costretti a bloccarlo con il taser.
Una storia che ha scosso non solo la Sardegna ma tutta Italia, ponendo interrogativi da parte della garante dei detenuti Irene Testa sui metodi adottati e un’ondata di commenti sui social che si dividono fra chi non approva l’operato delle forze dell’ordine e chi condanna il modus vivendi della vittima.










