Carcere di Uta, la morte di Angelo Frigeri e il velo del mistero: “Impossibile ignorare un decesso simile a Pasqua”. Spunta un sospetto: c’è correlazione tra il suicidio dell’eragastolano colpevole di triplice omicidio e l’evasione del boss Raduano da Badu e Carros? “Impossibile ignorare una morte in una cella, ancora di più per la giovane vita e la ricorrenza della Pasqua”. Lo afferma Maria Grazia Caligaris dell’associazione Socialismo Diritti Riforme con riferimento alla notizia del suicidio di Angelo Frigeri in una cella della Casa Circondariale di Cagliari-Uta.
“Le Istituzioni sono sempre più chiamate- sottolinea – a una profonda riflessione e a rivedere il sistema della pena. La Costituzione non è carcerocentrica. La ricerca delle cause non può prescindere da una seria valutazione su diversi aspetti critici di un sistema che, specie in Sardegna, ha necessità di una riorganizzazione. Un suicidio non può trovate facili motivazioni, anche perché spesso imprevedibile, altri aspetti invece devono essere affrontati e risolti”.
“Le carceri devono essere l’extrema ratio non lo spazio per contenere persone che hanno bisogno di altre risposte. Disporre di case protette per persone con gravi patologie psichiche aiuterebbe tutti, soprattutto chi – conclude l’esponente di SDR – quotidianamente garantisce sicurezza e trattamento”.












