“Il primo atto fondamentale che dà inizio alle operazioni per la costruzione sono il finanziamento da 5 milioni di euro ottenuto dal Ministero dell’Interno grazie alla richiesta fatta dalla Giunta Dessì”.
Una cerimonia ufficiale ha dato il via ai lavori per il maxi teatro che sorgerà nella cittadina: una struttura al chiuso da 350 posti, un’opera importantissima per la comunità, pensata anche per dare impulso a tutte le associazioni culturali locali. Dopo un lungo iter durato 4 anni circa, pochi giorni fa il primo cittadino Garau ha annunciato: “Con grande emozione, abbiamo simbolicamente avviato i lavori del nostro Teatro Comunale con la posa della prima pietra, che contiamo venga completato in un anno, un luogo che diventerà fucina di cultura a disposizione della comunità, delle scuole, e della associazioni che promuovono la cultura nel nostro territorio”. Una “giornata storica”, insomma che non mette però proprio tutti d’accordo: “Dalle parole ai fatti, posata la prima pietra del teatro, così viene pubblicizzato l’inizio della costruzione.
Un grande obiettivo raggiunto per la comunità di Capoterra.
Un obiettivo perseguito da tempo, circa 4 anni fa venne richiesto un finanziamento dall’Amministrazione guidata da Francesco Dessì. Per questo Capoterra avrà un’opera pubblica che sarà un vanto per tutta l’area Matropolitana di Cagliari.
Finalmente Capoterra avrà il teatro comunale.
Va rimarcato il ritardo di 4 anni nella realizzazione, che nel frattempo ha dovuto ricercare un’area diversa dalla sua originaria collocazione che era prevista adiacente al centro storico come previsto dal Ministero, con un ulteriore costo per l’esproprio di 200 mila euro, non necessario, in quanto l’area era già stata concordata a costo zero. La scelta di modificare l’area di costruzione, oltre ad aver determinato il ritardo, ha anche un costo aggiuntivo non previsto che incide sulla comunità” esprime il consigliere di minoranza Silvano Corda.
Non rimane indietro l’ex sindaco Francesco Dessì che rimarca la lunga attesa segnata dal cambio di location e gli oneri aggiuntivi che sono stati spesi per acquistare il terreno, fondi estrapolati dai fondi pubblici.












