Guai a parcheggiare vicino alla sua abitazione. Residenti sotto continue minacce e aggressioni da parte di un pregiudicato di 38 anni di Capoterra. L’uomo è stato arrestato dai carabinieri che negli ultimi mesi hanno raccolto numerose testimonianze di un incubo: è finito così in manette nel carcere di Uta con l’accusa di atti persecutori, lesioni personali, danneggiamento, minacce e stalking,
Chiunque si permetteva a parcheggiare l’auto nelle vicinanze di quella che lui definiva “una porzione di strada di sua proprietà” doveva pagare i conti. A causa di questi continui comportamenti il titolare di un salone di parrucchiere, ha addirittura chiusa l’attività commerciale poiché numerosi clienti erano stati vittima delle follie dell’uomo. Anche il titolare di uno studio di consulenza fiscale, i gestori di una casa vacanze e il titolare di uno studio di commercialista, nonché un’impresa edile con sede legale proprio nello stesso stabile dell’arrestato.
Le accuse sono quelle di aver causato un perdurante e grave stato d’ansia, fondato timore per l’incolumità personale tanto da costringere numerose persone a modificare le proprie condotte di vita, poiché vittime di aggressioni verbali quasi quotidiane, ingiurie e minacce anche di morte talvolta con l’utilizzo di bastoni o altri strumenti. Tutto per aver parcheggiato nei pressi della propria abitazione. In un caso addirittura le lesioni sono consistite in una frattura vertebrale, echimosi ed escoriazioni varie. Lo scorso 11 luglio, il pregiudicato avrebbe addirittura aggredito un pensionato, ex consigliere comunale di Capoterra, che si trovava fermo all’interno alla propria vettura nei pressi dell’abitazione dell’arrestato. Dopo avergli spaccato il vetro anteriore dell’auto lo avrebbe estratto letteralmente dalla macchina e percosso con calci e pugni. I carabinieri quindi nel corso della mattinata hanno arrestato l’uomo presso il carcere di Uta ponendo fine a mesi di tensione e preoccupazione









