Capoterra, parla Beniamino Piga: “Non sono il rampollo di Dessì, porterò continuità ma anche rinnovamento”

LE INTERVISTE AI CANDIDATI SINDACI DI CAPOTERRA- Piga: “Dessì in giunta? Vedremo. Ridurremo le tasse, investiremo nelle lottizzazioni, cercheremo di dare a tutte pari dignità e priorità “


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Una cosa per il momento è certa: Capoterra avrà un Beniamino come sindaco. Che sia Garau o Piga lo decideranno i cittadini il prossimo fine settimana. A pochi giorni dal voto abbiamo fatto due chiacchiere con il candidato sindaco di centrosinistra (sostenuto da sei liste civiche) Beniamino Piga, 38 anni, commercialista, revisore legale, già assessore al Bilancio dall’Amministrazione uscente che oggi – si può dire – può contare anche l’appoggio di Pd e Psi.


Come sta vivendo questi giorni, anche alla luce del test nazionale dei ballottaggi vinti dal centrosinistra?

Siamo fiduciosi, noi al primo turno abbiamo ottenuto il 41%, questo dato non lascia spazio a interpretazioni contando anche il fatto che ci sono stati 5 candidati. Il trend nazionale vede in favore le liste civiche appoggiate al centro sinistra con programmi progressivi, democratici, inclusivi, volti ai cittadini e non alla politica.

A Capoterra c’è stata un’affluenza del 56%, più bassa rispetto alle precedenti elezioni (era stata del 62,8%). Colpisce poiché si tratta dell’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Perché secondo lei?  

Anche questo fatto è in linea con il resto dell’Italia, non sorprende purtroppo. Sicuramente il cittadino sta nutrendo disaffezione verso la politica, per questo motivo noi abbiamo optato per una lista civica lontano dalle logiche di partito con una programmazione sul territorio indipendente dal segmento politico.

Può anticiparci qualche nome della nuova Giunta in caso di vittoria?

Non posso, non perché non voglia ma perché siamo una squadra, non abbiamo fatto apparentamenti tecnici. Non abbiamo proposto nessuna entrata di coalizione per cedere assessorati ma chiesto la condivisione dei programmi.

E’ per questo che non vi siete apparentati col Pd che vi aveva teso la mano col simbolo elettorale? Una scelta dettata dai contrasti tra il sindaco Dessì e il partito negli ultimi anni?

Ciò che è stato è stato, noi abbiamo chiesto unione del centro sinistra con il segretario Cani che ci ha manifestato solidarietà nel votare me e i nostri programmi. Sull’apparentamento tecnico no, siamo una coalizione civica che non lascia nessuno dietro. Siamo aperti al dialogo, abbiamo optato per la condivisione di idee e programmi, non di poltrone.

Lei viene considerato l’erede naturale di Dessì, è così? Porterà qualcosa di nuovo nella amministrazione rispetto gli ultimi 10 anni?

Sono il candidato della coalizione scelto da un gruppo di persone, se qualcuno mi attribuisce altro sbaglia. Voglio portare rinnovamento di idee, della gestione della macchina amministrativa ma allo stesso continuità perchè ciò che ha mosso questa amministrazione è la vivibilità della comunità.

Dessi  farà parte nuova Giunta? Ha ricevuto tanti voti…

Anche qui si fa un discorso di coalizione, tutti insieme in una logica democratica. Sicuramente l’esperienza porta bene e bisogna farne tesoro, a modo suo ognuno è una risorsa.

Capoterra è un paese molto vasto territorialmente ma in realtà non c’è mai stata una vera coesione tra il centro e le lottizzazioni più periferiche (Frutti d’Oro, Poggio dei Pini, Torre degli Ulivi). Nessuno ci è mai riuscito, sarà così anche stavolta?

L’Amministrazione uscente ha realizzato interventi in maniera non proporzionale rispetto al centro storico: se dovevamo spendere un milione di euro, 700mila sono andate per tutte le lottizzazioni, abbiamo cercato di portare il maggior numero di servizi e intervenire sui punti di maggior priorità con servizi vari scuole, campi sportivi. Se saremo eletti daremo la giusta attenzione a tutta Capoterra,  io non identifico il centro storico e le lottizzazioni ma Capoterra nella sua interezza. Vero è che ci sono criticità in alcune zone più di altre, cercheremo di dare a tutte pari dignità e priorità.

La nuova statale Sulcitana viene attesa dal 1997, anno in cui iniziato  iter. La 4 corsie in fase di ultimazione proprio nei pressi di Capoterra. C’è però un paradosso: il tratto verso Cagliari non è previsto nella nuova strada. Lei da sindaco si batterà per il completamento o resterà monca?

La nuova statale Sulcitana rappresenta un’arteria principale dove c’è un intenso traffico, c’è solo questa nel sud Sardegna. Va implementata, mi impegnerò che venga fatto rispettando l’ambiente e in modo sostenibile.

E’ stato assessore al bilancio per anni. Cosa promette ai cittadini per abbattere costi e tasse?

Ho prestato la mia professione anche in ambito pubblico per cercare di fare bene, in questi anni siamo riusciti anno dopo anno ad abbassare la Tari, per esempio. Azzerarle è impossibile, chi lo dice prende in giro i cittadini. Abbiamo ridotto anche le spese correnti. La linea sarà questa: lavorare per ridurre la pressione fiscale.

Tre priorità per Capoterra se sarà eletto sindaco?

In primis sicurezza in termini idrogeologici del territorio, ambiente e turismo e cultura di genere.

Perché i capoterresi dovrebbero votarla quindi?

Per un rinnovamento, guardiamo al futuro con fiducia e competenza.


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