“Capoterra, no alla discarica e agli scambi di privilegi coi politici”

Claudia Zuncheddi du Sardigna Libera all’attacco: dice no a nuovi possibili accordi sui posti di lavoro tra industrie e amministratori locali, che in passato hanno determinato la nascita di industrie che inquinano il territorio capoterrese


Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp

Allusioni pesanti contro gli amministratori a Capoterra: “La nuova discarica del Cacip in cambio di qualche privilegio personale, così come una certa tradizione vuole ed è dimostrabile”. Claudia Zuncheddu, di Sardegna Libera prende posizione sul caso discusso della nuova discarica a Capoterra, fortemente contestata dai cittadini ieri in consiglio comunale. 

Nella Seduta Consiliare del comune di Capoterra del 7 ottobre, progettisti, tecnici della Regione e amministratori hanno presentato pubblicamente, ancora una volta, il progetto della discarica. Grande partecipazione, anche in questa occasione, della cittadinanza di Capoterra e di Uta, in testa i Comitati spontanei per ribadire con tutti i mezzi il NO ALLA DISCARICA.

“Sulla gestione dei rifiuti è tempo di Politiche virtuose e intelligenti – dice Zuncheddu – che rispettino l’ambiente e la salute delle collettività. Capoterra ha già dato e nessun’altra sede del territorio sardo si deve più sacrificare sull’altare dell’inquinamento, degli interessi delle multinazionali e delle connivenze della Politica locale. L’alternativa proposta dalle collettività è quella orientata verso “Rifiuti zero” con la differenziata, il riuso e il riciclo. La Sardegna, tra le prime otto Regioni più virtuose in Italia per la raccolta differenziata, deve dismettere progressivamente gli inceneritori e le discariche già esistenti. Gravi le responsabilità della politica locale tese ad incrementare inceneritori e discariche: preludio di affari legati verosimilmente all’importazione di rifiuti”.

PHOTOGALLERY: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.1054391054595729.1073741868.308154245886084&type=3


In questo articolo: