È la “casa” di chi si occupa di cultura e teatro, in passato ha ospitato gli studenti della cittadina ed è per questo motivo che la sua valenza sociale è “da rispettare e riconoscere”.
Nell’ultimo consiglio, durante il quale è stato approvato il programma di valorizzazione e alienazione degli immobili comunali per il triennio 2023-2025, con il punto 4 è stato inserito anche l’edificio che “fa parte di cessioni territoriali, al Comune, da parte della cooperativa Poggio dei Pini sin dal suo primo insediamento urbanistico” dichiarano i consiglieri Silvano Corda, Francesco Dessì, Susanna Lilliu, Carla Melis e Beniamino Piga, firmatari della richiesta della seduta.
“Nel tempo ha avuto varie funzioni sociali come scuola dei residenti e prima Aula di culto come prima Chiesa.
Oggi ospita molte attività sociali che rendono effettiva la coesione sociale già realizzata.
Attualmente è sede di varie attività: teatrali, l’Università della terza età e sede della Caritas Parrocchiale.
L’alienazione di tale struttura, così come programmato, priverebbe il territorio di attività sociali importanti che coinvolgono i giovani, le scuole, le parrocchie, e l’università della terza età che svolgono attività culturali che coinvolgono, da decenni, tanti Cittadini giovani e meno giovani”.
Per questo motivo la minoranza chiede che Garau rivaluti la decisione già presa e rimuova dall’elenco degli immobili alienabili le ex scuole.











