Capoterra, guerra infinita a Poggio dei Pini: incontri e scontri con le istituzioni, l’associazione Poggini per Poggio ai ferri corti con il consigliere Magi: “Comportamento incivile”. Magi: “Bugiardi”.
La questione che scalda gli animi è inerente a Cala d’Orri, “non è edificabile” sostiene il Comune, e la questione degli impianti sportivi pronti per il restyling.
Ieri pomeriggio si è svolto un incontro tra l’associazione e il sindaco Garau che “ci ha invitato con lo scopo di rispondere alle nostre istanze che erano sostanzialmente due: la prima riguardava il comportamento incivile del presidente del consiglio comunale Franco Maggi; la seconda, la valutazione di Cala d’Orri da noi considerata particolarmente importante perché suscettibile di un forte ridimensionamento del debito nei confronti del Comune di Capoterra in virtù della sua destinazione in zona G.
Le risposte del sindaco
Per quanto riguarda il primo punto prende nettamente le distanze dal comportamento del signor Magi e lascia a noi le valutazioni del caso sugli ulteriori passi da compiere. Inoltre ci ha consigliato anche di fare una segnalazione alla segretaria comunale che il giorno non sovrintendeva la seduta, ma era presente una sostituta. Ci sono le video registrazioni, quindi non avremo difficoltà a dimostrare le nostre ragioni.
Per quanto riguarda l’area di Cala d’Orri secondo lui la zona non è comunque edificabile e non avrebbe il valore che noi gli attribuiamo, ovviamente su questo punto ci siamo trovati in completo disaccordo e la questione è andata avanti, sempre in maniera civile tra persone competenti.
In qualsiasi caso, anche su questo avremo modo di far rivalere nei modi dovuti le nostre osservazioni.
Inoltre ha specificato che nel prossimo mese ha organizzato una seduta comunale per la modifica delle variante in modo tale da retrocedere nuovamente per un l’area di Cala d’Oro da zona G (servizi generali) a zona E (agricola). E anche su questo non siamo d’accordo.
Da ultimo ha dichiarato che la contestata convenzione sarà firmata tra una decina di giorni, hanno già preso gli accordi con il notaio per la stipula.
La proposta sugli impianti sportivi
Piccola premessa, questo documento è stato inviato sia al Sindaco che al Presidente della Cooperativa Poggio dei Pini nonché pubblicato sul nostro blog su Facebook, molti di voi lo hanno già letto ma moltissimi altri non lo conoscono, per cui lo allego e invito tutti quanti a leggerlo con attenzione, in essa sono puntualmente illustrati i vantaggi che tale operazione avrebbe sulla nostra comunità.
Qui riporto semplicemente che abbiamo proposto al sindaco l’acquisizione dell’area sportiva (tennis club), a totale compensazione del debito attualmente in essere con la Cooperativa.
Alla proposta, il sindaco ha risposto molto positivamente e sarebbe pronto ad accettarla, non solo, una proposta simile l’avrebbe fatta lui stesso alcuni anni fa al CDA della cooperativa la quale ha risposto negativamente con la fatidica frase: vogliamo rimanere padroni in casa nostra.
Bella risposta, roboante ma vuota di significato, noi non siamo padroni di casa nostra! Attualmente in quel Tennis Club su circa 120 iscritti, i residenti a Poggio dei Pini si contano sulle dita di una mano, noi non siamo padroni casa la nostra, siamo ospiti in casa nostra!
La nostra è una iniziativa nata dal senso di responsabilità e dal nostro costante impegno nel proporre soluzioni alternative e meno penalizzanti per la comunità del Poggio.
Naturalmente la proposta deve essere vagliata attentamente da tutti i soci e deve essere democraticamente discussa, per cui chiediamo come Associazione Poggini per Poggio -promotrice della iniziativa- che si organizzi un confronto con la Cooperativa per valutare quest’ipotesi e che si organizzi altrettanto rapidamente un’assemblea generale in cui portare all’attenzione di tutti i soci l’argomento.
La nostra proposta è un’operazione a costo zero e non comporterebbe la rinuncia dei servizi sportivi, tanto comunque si pagano come da qualsiasi altra parte. Chiediamo a tutti la massima partecipazione e collaborazione”.
La risposta di Franco Magi: “Sono in malafede, oppure hanno difficoltà cognitive che, in assoluta buona fede, non consentono di comprendere un discorso, seppure basico. Io sono sempre portato a non propendere per la malafede di nessuno, e per questo potrei ritenere che con incondizionata onestà, e con la convinzione di agire rettamente, abbiano completamente travisato il ragionamento del Sindaco. Che però li ha immediatamente smentiti, invitandoli coartatamente a rettificare le bugie che hanno scritto. I “nostri” Poggini per Poggio (nelle persone del Presidente dell’Associazione, di Peppo Biggio e Maurizio Cadone) sono stati ricevuti dal Sindaco (che non li ha invitati, come sostengono, ma ha semplicemente riscontrato la loro richiesta), ed a seguito dell’incontro hanno inserito nel loro profilo social (chiuso, perché hanno paura del confronto) e nella loro mailing list un fuorviante comunicato di resoconto del predetto incontro nella quale scrivono che il Sindaco “prende nettamente le distanze dal comportamento del signor Magi”. Nulla di più falso, ed ecco la pronta smentita del Sindaco Beniamino Garau, che in un comunicato ufficiale afferma che “non corrisponde alla realtà” quanto dichiarato e chiede una immediata rettifica, in difetto del quale – aggiunge il Sindaco – sarà “costretto ad agire con vie meno bonarie”. Una autentica brutta figura per la sedicente associazione, smentita platealmente e senza condizioni. Ma altrettanto stupore desta la successiva frase – che denota estrema ignoranza, al punto di sconfinare nell’ilarità – secondo cui vorrebbero fare una segnalazione sul mio comportamento alla segretaria comunale. Da “apprezzare” per molteplici ragioni: in primo luogo nei comuni oltre i 15.000 abitanti il segretario non è “comunale” ma “generale”, in secondo luogo perché il fatto che non fosse presente il segretario generale ma un suo sostituto è irrilevante, poiché esercita le stesse identiche funzioni. Ma soprattutto dispiace far notare che il segretario generale non sovrintende proprio a nessuna seduta, in quanto quel ruolo è affidato dalla legge al Presidente del Consiglio. Ma soprattutto il segretario generale non ha il benché minimo potere gerarchico su tale figura istituzionale. C’è realmente da rimanere interdetti da simili dissertazioni”.













