A Capoterra si entra e si esce solo col green pass. La decisione del sindaco Beniamino Garau, senza precedenti in Sardegna e neanche in Italia se non ai tempi dei primi focolai che portarono a isolare i primi comuni, Codogno fu l’apripista, è stata messa nero su bianco in un’ordinanza firmata poco fa. Già ieri, Garau aveva disposto l’annullamento di tutte le manifestazioni pubbliche e private, dei mercatini natalizi e di qualunque occasione potesse creare assembramenti. Oggi, su indicazione dell’Ats, l’ulteriore stretta, con l’eclatante decisione di blindare completamente la cittadina attraverso il green pass. E’ esentato dall’obbligo soltanto chi deve entrare per comprare beni di prima necessità o per motivi di salute e lavoro.
Green pass obbligatorio, all’interno della cittadina, anche per partecipare alle cerimonie religiose, sono chiuse palestre e sale da ballo, da barbieri e parrucchieri si può andare solo col certificato verde. Niente pubblico per le attività agonistiche, limitate alla presenza dei soli atleti e dei tecnici. “A causa della difficile situazione Covid che stiamo attraversando, ho reputato necessario adottare questi provvedimenti, su indicazione dell’ATS, con apposita ordinanza sindacale”, dice il sindaco Garau. “Raccomando a tutti la massima prudenza, attenzione e l’osservazione delle regole anti contagio”.
I cittadini, nei commenti sotto il post con cui Garau ufficializza la decisione, attaccano duramente la decisione, parlando di discriminazione e accusando l’amministrazione di mettere in atto misure punitive ma inefficaci.
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