Dopo il nubifragio di ieri, un intensa pioggia che ha interessato soprattutto il centro storico della cittadina, non sono mancate le osservazioni riguardo la prevenzione dei danni causati dalle forti piogge. Il passato è difficile da dimenticare, morte e distruzione hanno già segnato il territorio a tal punto da far tremare ogni qualvolta piove in maniera più intensa del normale, come è accaduto ieri, insomma, tuoni e nuvoloni neri, tanto attesi per la grave siccità in corso, hanno però innescato la preoccupazione che i corsi d’acqua, che devono contenere ciò che scende dai monti, non siano pronti. Il Comune non è indifferente al problema, anzi, a inizio anno è stato adottato anche il piano di protezione civile che permetterà, in caso di fenomeni naturali avversi, di attivare le misure necessarie sia per la prevenzione che per il soccorso, se necessario, degli abitanti. Uno strumento fondamentale “perché serve nel momento in cui noi convochiamo il Coc quando ci viene comunicata un’allerta arancione o rossa: con questo strumento possiamo immediatamente già organizzare le squadre di presidi nei vari punti sensibili, dove ci sono le case ad alto rischio idrogeologico e la protezione civile e le varie associazioni vanno a presidiare le zone evidenziate” aveva spiegato il sindaco Beniamino Garau. Questa è l’essenza, insomma, “dello strumento per poter mettere in atto, in maniera efficace, immediata e sicura, tutte quelle che sono le operazioni eventuali di prevenzione e soccorso durante le allerte. Capoterra, che è stata segnata drammaticamente negli anni passati, grazie a questo strumento e alle opere compiute, oggi è una città sempre più sicura”. Per niente tranquillo è il presidente della commissione vigilanza Silvano Corda che in passato ha già denunciato più volte la folta vegetazione presente un po’ ovunque e che potrebbe costituire un vero e proprio pericolo in caso di piogge eccezionali come, purtroppo, già avvenuto in passato. Da qui, l’esigenza da parte del presidente della commissione vigilanza Silvano Corda di chiedere alle autorità competenti un intervento immediato.











