“Concerto alla Fiera a numero chiuso e centro cittadino senza animazione a Cagliari la sera di Capodanno”. Ancora polemiche sullo spettacolo di San Silvestro promosso dal Comune. Oggi il vertice in Prefettura dovrà chiarire gli ultimi aspetti legati alla sicurezza dell’evento, mentre gli uffici comunali chiudono oggi la manifestazione di interesse bandita a settembre per l’organizzazione dello show.
Le polemiche esplodono nulla sulle modalità di ingresso alla Fiera. Al momento sembra sia stata esclusa l’opzione legata al sistema di prenotazione tramite biglietti gratuiti. “L’unica alternativa che mi viene in mente è che chi arriva prima entra, chi arriva a capienza massima raggiunta sta fuori”, commenta Matteo Massa, Progressisti, “i più appassionati potranno stare nel piazzale Marco Polo da presto, in coda, senza cenone e col pasto da casa, presumo. E i turisti rimarranno una fantasia politica del sindaco: chi comprerebbe (se lo trova, e a caro prezzo, e se quasi a metà dicembre non ha già scelto ormai altre destinazioni) un volo senza la certezza di potere assistere al concerto? Già si sono espresse sul tema le associazioni di categoria: per ora prenotazioni alberghiere e extra-alberghiere basse, ben lontane da quelle del nord Sardegna che già da settimane promuove i suoi concerti, con modalità e luoghi definiti e certi”.
La storia. Tra agosto e settembre scorsi sono state bandite due manifestazioni di interesse per l’affidamento del servizio di progettazione, organizzazione, promozione, allestimento e realizzazione dell’evento “Capodanno e festeggiamenti di fine anno 2023”, da svolgersi nell’area tra il largo Carlo Felice e piazza Yenne, per un valore complessivo dell’appalto di 393 mila euro. La prima è andata deserta, mentre due società che hanno partecipato alla seconda hanno dimostrato di avere i requisiti in regola: ma non verranno mai contattate dall’amministrazione. I mesi passano.
A metà novembre la giunta Truzzu decide di trasferire il palco da via Roma a piazza dei Centomila per non aggravare il traffico cittadino ingessato dai numerosi cantieri aperti in città
Una settimana dopo un’altra svolta: l’organizzazione dell’evento passa dal servizio Attività produttive e Turismo a quello servizio Cultura e Spettacolo e il budget sale a 728 mila e 340. Intanto Alghero, Olbia Sassari e Nuoro scelgono i loro contanti e cominciano con la promozione.
Con un’altra delibera (22 novembre) l’esecutivo del Comune di Cagliari sceglie Marco Mengoni e infine la settimana scorsa fa crescere ancora il budget (1 milione e 27 mila euro stanziati complessivamente per Natale e Capodanno grazie anche a un finanziamento regionale), rinuncia alla piazza dei Centomila per ragioni di sicurezza e sceglie la Fiera.
“Due procedure di affidamento diverse, due variazioni in aumento dello stanziamento in bilancio, la scelta di un cantante di alto livello per una piazza in mezzo ai cantieri poi sostituita con un’altra anche essa rivelatasi non adatta allo scopo, e quindi scelta finale del quartiere fieristico a numero chiuso senza informazioni su come verrà gestito. Quando si dice avere le idee chiare”, attacca ancora Massa, “non so a voi, ma a me sembra l’ennesimo pasticcio di questa giunta Truzzu. L’improvvisazione al potere. E al di là della quantità di euro spesi, così facendo diventeranno euro buttati al vento, con un bel concerto mortificato dal numero chiuso, il centro cittadino senza attrazioni e un basso ritorno economico per le attività locali”.
Intanto è stata revocata oggi la manifestazione di interesse bandita a settembre. Avevano risposto 6 operatori economici dichiarandosi disponibili ad essere invitati per la procedura negoziata che però non ha mai avuto seguito. La giunta ha scelto poi Marco Mengoni determinando “un cambio di paradigma nella modalità di affidamento dell’organizzazione dell’evento, caratterizzato dalla infungibilità delle prestazioni dell’artista e da un rapporto di esclusiva con l’agenzia, incompatibili con il sistema di scelta” previsto dalla manifestazione.
E così l’avviso oggi è stato chiuso. Gli uffici comunali evidenziano che “l’adesione all’avviso non impegnava, comunque, in alcun modo l’amministrazione comunale, che poteva valutare di non dare corso all’affidamento del servizio suddetto”, quindi, senza alcuna pretesa o diritto di sorta per i soggetti che si fossero dichiarati interessati”.









