Ancora caos sanità in Sardegna. A pochi giorni dalla manifestazione di sabato un altro allarme arriva dal Sulcis. “È una notizia che ci coglie di sorpresa se si pensa che poco meno di due mesi fa i vertici di Areus di rassicuravano sulla continuità del servizio stesso”, denuncia Rombi. I motivi adotti dall’assessorato alla Sanità hanno portato Areus a decidere per la sospensione del servizio sono riconducibili alla mancanza di risorse economiche per finanziare il servizio. Questo stop aggrava la situazione molto difficile dell’associazione Croce Azzurra la quale, non soltanto si trova con un numero di volontari insufficiente, ma non potrà neppure contrare sull’apporto di infermieri. La situazione è inaccettabile”, aggiunge il primo cittadino carlofortino, “e ci muoveremo con tutti i messi e in tutte le sedi per evitare che i nostri 6 mila residenti vedano ridursi i servizi sanitari di base. Ci sconcerta questo approccio meramente ragionieristico, inadatto a tenere conto delle peculiarità dei diversi territori. Un’isola minore”, conclude, “priva di presidio ospedaliero, che include il quarto comune del Sulcis per numero di abitanti che e nel weekend sfiora i 10 mila abitanti, non può essere tratta come o peggio degli altri”.












