Caos Pd, Silvio Lai: “Colpa di Soru: da lui atti provocatori e violenti”

“Se oggi il Pd in Sardegna non ha potuto eleggere un segretario dopo 4 mesi dalla sconfitta alle politiche la responsabilità è solo di Renato Soru che ha tenuto un atteggiamento intimidatorio, nei confronti dei componenti l’assemblea, anche con telefonate personali, per impedire la partecipazione”


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Caos Pd. Dopo la giornata di tensione ad Abbasanta conclusa con l’annullamento dell’assemblea che avrebbe dovuto eleggere il nuovo segretario e con una rissa sfiorata, l’ex senatore ed ex segretario del partito Silvio Lai ha attaccato duramente in un comunicato l’europarlamentare Pd Renato Soru col quale, proprio questo pomeriggio, ha discusso al limite dello scontro fisico.

“Soru dopo aver tenuto in ostaggio l’ennesima assemblea del Pd sardo, e dopo una sceneggiata vergognosa, fa il pianto del coccodrillo dicendo che pensa di lasciare la politica, come al solito pensando di fare esattamente il contrario.
Se il Pd in Sardegna è così disastrato, come afferma Soru lui, è parte importante di questo disastro, dalla sconfitta del 2008 alla paralisi della Giunta Pigliaru su molte tematiche.” Così Silvio Lai in una dichiarazione al termine dell’assemblea del PD.

“Se oggi il Pd in Sardegna non ha potuto eleggere un segretario dopo 4 mesi dalla sconfitta alle politiche la responsabilità è solo di Renato Soru.
Soru ha tenuto un atteggiamento intimidatorio, nei confronti dei componenti l’assemblea, anche con telefonate personali, per impedire la partecipazione, con in serie di atti provocatori e violenti.
Con lui è responsabile la presidente dell’assemblea che ha disatteso le regole ed è fuggita come una ladra imponendo la verifica del numero legale che non era necessario, come dimostra l’assemblea nazionale e il precedente della Barracciu.

Oggi almeno 90 componenti l’assemblea avrebbero votato un segretario se si fosse regolarmente aperto un seggio, mentre con forzature burocratiche Soru e la sua presidente lo hanno impedito.

Perché non accettare il confronto democratico e consentire il voto? Perché non lasciare che ci fosse la possibilità di presentare la propria candidatura?
Soru pensa che il Pd sardo sia il suo giocattolo come prima Tiscali e poi la Regione, e si comporta come quei bambini che se non lo possono avere preferiscono romperlo.
Purtroppo il Pd e una comunità di persone a cui lui con altri sta rubando il futuro, ma in molti siamo disposti a difenderlo, anche cambiandolo perché non sia disperso da lui.”


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