Il blitz della polizia Locale tra i parcheggi interni del Brotzu di Cagliari? C’è stato perchè qualcuno ha segnalato delle auto parcheggiate male: “Abbiamo ricevuto una segnalazione dall’ospedale, questo è certo. Potrebbe essere stato qualcuno che lavora negli uffici ma anche un paziente”, spiega il comandante dei vigili, Giambattista Marotto, “e noi siamo intervenuti. Non è la prima volta che capita”. C’è quindi la mano di qualcuno che si trovava oltre i cancelli di ingresso del più grosso ospedale sardo all’origine dell’arrivo degli agenti. “Sono state fatte una trentina di multe”, aggiunge ancora il numero uno della polizia Locale di Cagliari. “Un comportamento che trovo corretto, chiunque di noi se vede che c’è un problema chiama il centro radio. Noi, se abbiamo la pattuglia disponibile, interveniamo”. E sin qui tutto bene, legge pienamente rispettata. Ciò che però ha fatto irritare i lavoratori e, di rimbalzo, i sindacati, è la pioggia di sanzioni arrivata dopo che, da anni, si chiede a gran voce una sistemazione di tutti i parcheggi: La UIL-Fpl è da anni impegnata, con tutti i mezzi consentiti, nella sensibilizzazione e denuncia forte e decisa nei confronti dei vari soggetti e autorità competenti in materia di regolazione della viabilità stradale, nel suo complesso, e pure col rischio dell’incolumità e ordine pubblico per tutti i soggetti coinvolti. Non ultima la forte denuncia del 18 maggio 2022, corredata di specifico video, inviate anche a tutte le autorità competenti in materia di viabilità, sicurezza in ambito lavorativo e di ordine pubblico”, ricorda il segretario aziendale Arnas Fabio Sanna insieme a Antonina Usala, Stefano Trogu e Salvatore Pinna.
La Uil attacca i vertici dell’ospedale in una nota spedita anche allo Spresal, al Comune di Cagliari, alla Regione, a tutti i lavoratori, all’Ispettorato territoriale del lavoro e al prefetto. E proprio a quest’ultimo chiedono una sua intermediazione: “Nello specifico si chiede il suo autorevole intervento al fine di annullare, nei termini previsti, queste multe avvenute nel contesto di cui sopra, in quanto le stesse foriere di un deleterio incremento del già elevato stress lavorativo, per recuperare il più possibile l’indispensabile serenità degli operatori sanitari”. Per la Uil si è trattato di multe fioccate “a tradimento. I numerosi lavoratori in turno e i pazienti per controlli sanitari e persino i loro parenti in visita ai loro congiunti ricoverati, sono stati sommersi di multe da parte della polizia Municipale, naturalmente costretta ad intervenire perché, essendo un’area privata sia pure a parziale uso pubblico, a ciò specificatamente sollecitata. Nulla da dire per i vigili urbani che hanno solo fatto il loro lavoro. Infatti i soggetti menzionati sono stati investiti da quest’ennesimo indegno affronto da parte di chi, con questa operazione ha ulteriormente confermato un totale fallimento gestionale su tutti i fronti. Un intervento con velate ‘note di viltà’ perché avvenuto alla ‘coatta’. Un autentico fulmine a ciel sereno abbattutosi su una variegata platea inerme, in quanto non preventivamente ben informata di questi piani operatavi, tipici di chi non sa risolvere serenamente i problemi con strategie condivise. Infatti la UIL-fpl è da anni impegnata, con tutti i mezzi consentiti, nella sensibilizzazione e denuncia forte e decisa nei confronti dei vari soggetti e autorità competenti in materia di regolazione della viabilità stradale, nel suo complesso, e pure col rischio dell’incolumità e ordine pubblico per tutti i soggetti coinvolti. Ora basta, non ne possiamo più”.









