Piatti, bicchieri, forchette, coltelli e, in almeno due casi, il detersivo. Ecco cosa è mancato, sia ieri sia oggi, nelle mense di molte scuole di Quartu. Al momento, sicuramente, le addette alla somministrazione dei pasti agli alunni si sono trovate in forte difficoltà nella scuola primaria di via Vespucci e in quella dell’infanzia di Is Arenas, ma la lista comprenderebbe anche altre scuole, quasi tutte quelle della terza città della Sardegna. Per non parlare, poi, del caso di quella di via dei Nasturzi: chiusa per disinfestazione, nessuno avrebbe avvisato le lavoratrici che si sono presentate davanti ai cancelli sbarrati. Ma il caos, proprio alla ripartenza del servizio mensa, è stato totale. Ci sono le lamentele, scritte e via vocal, di tante addette mensa, già finite nelle chat di qualche consigliere comunale. La situazione è bollente: “A me non è arrivato niente, neanche i piatti per i pasti ai bambini, non ne ho neanche uno. Non so cosa fare, lo dirò alla referente, se non portano piatti non posso sporzionare. Dove metto il cibo, nel tavolino?”, chiede una lavoratrice. Una collega risponde: “Non andate a comprare piatti, tovagliette e detersivi, guai a voi. C’è la scheda tecnica, non potete comprare quelli che volete voi, se non emergono i problemi lavorerete tutto l’anno così”. Un sos da via Vespucci arriva dopo pochi minuti: “Sono senza piatti e bicchieri, come mi devo comportare?”.
La conferma del pieno caos arriva da Silvia Dessì della UilTucs: “Una partenza del servizio azzoppata e vergognosa. Le mamme protestano e fanno bene, visto che pagano per far mangiare i propri figli. Le tre ditte che gestiscono il servizio e che lo gestiranno sino a dicembre devono cambiare passo”, spiega la Dessì. “Mi chiedo cosa aspettino il sindaco Graziano Milia e l’assessora della Pubblica Istruzione Cinzia Carta, quando pensano di intervenire?”. Un primo intervento, però, è stato già fatto. L’assessora Carta spiega, infatti, che “si sono verificati dei problemi, ma nella maggior parte dei plessi i bambini hanno mangiato. I problemi si sono creati nei plessi dove non c’erano lavastoviglie, le ditte hanno comunicato solo oggi di non essere in possesso di posate e piatti. Risolveremo e verificheremo se ci sono responsabilità, siamo pronti a prendere tutti i provvedimenti del caso. L’amministrazione sta facendo un grandissimo sforzo per erogare questo servizio con serietà e con grande senso di responsabilità, impiegando risorse umane interne e collaborando in maniera proattiva con tutti gli attori coinvolti: scuole, ditte esterne, lavoratori e sindacati. Quindi, nell’interesse dei bambini prima di tutto, delle famiglie coinvolte e anche dei lavoratori interessati, affinché questo servizio sia il più possibile efficiente”.













