Due giorni ricchi di appuntamenti prima di decretare i vincitori dell’edizione 2025 del Premio letterario internazionale Canne al vento di Galtellì, concorso promosso dal Comune di Galtellì in omaggio alla scrittrice premio Nobel Grazia Deledda, con il contributo dell’assessorato regionale alla Cultura, e la collaborazione del Club Jane Austen.
Il successo dell’edizione di quest’anno sta tutto nei numeri, sono infatti 207 i racconti arrivati da tutto il mondo, per partecipare al concorso diviso in due sezioni, una dedicata alla lingua italiana e inglese, e un’altra alla lingua sarda.
I nomi dei finalisti:
Sezione A: racconti in lingua italiana e inglese
Giulio Concu, “Come un segno di croce” (Nuoro)
Meike Hallensleben, “The Heart is where the home is” (Germania)
Virginia Farina, “Testamento di Bachis” (Nativa sarda ma vive e lavora a Bologna)
Sezione B: Racconti in lingua sarda
Mario Pirrigheddu, “Maia Foltabeddu” (Tempio)
Monica Tronci, “Sa festa de mari” (Terralba)
Natascia Muscas, “Su nuscu de sa luna” (Guspini)
Durante la due giorni di incontri saranno presenti Stanislao De Marranci, presidente nazionale dei Parchi letterari nei quali è inserito il Parco Deleddiano di Galtellì. Sara Obbiso, assegnista di ricerca dell’Università Alma Mater di Bologna che parlerà dei risultati del progetto “Change – Spoke4” e della valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, attraverso tecnologie virtuali e narrazioni digitali nel Parco Letterario Grazia Deledda.
Le giornate del 12 e 13 settembre sono parte di un progetto più ampio dedicato al Premio letterario internazionale Canne al vento, che prevede iniziative e attività di promozione della lettura e della cultura anche nei prossimi mesi sino al 10 dicembre, data in cui ricorre il ricordo del premio Nobel per la letteratura a Deledda.
Franco Solinas, sindaco di Galtellì, è soddisfatto dell’attenzione crescente che continua a riscuotere il premio: “È stato un successo, i risultati sono andati ben oltre le aspettative, e dimostrano come la strada intrapresa quando abbiamo dato vita a questo premio letterario sia quella giusta non solo per continuare a portare in giro per il mondo il nome di Grazia Deledda, ma anche per far conoscere oltre i confini regionali e nazionali la cultura e la storia di Galtellì. Il premio letterario internazionale Canne al vento rappresenta l’apice del nostro progetto culturale, che non finisce con le giornate del 12 e 13 settembre, ma prosegue con tanti appuntamenti collaterali”.
L’assessora regionale alla Cultura, Ilaria Portas, sottolinea i risultati raggiunti dal concorso letterario: “Il Premio Canne al Vento di Galtellì, quest’anno ha superato ogni aspettativa con un risultato davvero eccezionale. Sono arrivati infatti 207 racconti scritti da ogni parte del mondo: 25 paesi diversi hanno la paternità di questi racconti ed è stata per me davvero una emozione unica leggere questi dati, avere questo riscontro. Significa infatti che la nostra scrittrice nuorese premio Nobel non è stata dimenticata, non è relegata alla sola memoria isolana o italiana, ma ha una forza, una potenza evocativa che travalica qualsiasi confine e la rende tutt’oggi una importante artista contemporanea capace di andare oltre quelle che spesso sono le barriere della narrazione, con confini linguistici e geografici”.
Neria Giovanni, presidente della giuria del concorso, rimarca come il concorso non faccia distinzioni tra i partecipanti e dia valore a tutte le lingue: “Uno degli aspetti più importanti di questo premio letterario è quello di mettere sullo stesso piano gli scrittori emergenti e quelli che hanno alle spalle diverse pubblicazioni. Da quando è nato, il concorso intitolato a Grazia Deledda ha avuto il merito di equiparare la lingua sarda con quella italiana e inglese: siamo soddisfatti di aver ricevuto racconti provenienti anche dagli angoli più lontani del mondo”.
Giuditta Sireus, direttrice del Club Jane Austen, spiega come il concorso rimarchi l’internazionalità di Grazia Deledda: “Abbiamo varcato i confini nazionali, raggiungendo tanti luoghi del mondo, un risultato che ci dimostra come, attraverso un impegno profuso in maniera intelligente, Grazia Deledda può essere conosciuta a livello globale. Inoltre, questo dato ci restituisce la certezza che la scrittrice nuorese non è né sconosciuta né è stata dimenticata”.












