Cani in catena, decine di sos al giorno in Sardegna: “Dalla Todde nessuna ordinanza per salvarli”

Il duro attacco alla presidente della Regione di varie associazioni di animalisti: “Nessun intervento per i cani tenuti a catena, nonostante il caldo e gli incendi. Una triste continuità, quella del Movimento 5 Stelle, con la Giunta regionale precedente”


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“La presidente Alessandra Todde del M5S in Sardegna resta indifferente alla richiesta di salvare gli amici a quattro zampe: nessun intervento per i cani tenuti a catena, nonostante il caldo e gli incendi”. La coalizione #Liberidallecatene  si appella al M5S nazionale per un’ordinanza straordinaria in Sardegna. In triste continuità con la Giunta precedente, la neoeletta presidente della Regione  Sardegna, Alessandra Todde del M5S, decide di non fare nulla per liberare i cani tenuti a catena e, sempre in continuità con la precedente amministrazione, non risponde neanche  alle lettere delle associazioni su questo tema.  Al momento la legge regionale sarda, risale a 30 anni fa e consente la detenzione del  cane a catena anche per tutta la vita. Non è bastato a smuovere le amministrazioni, neanche il fatto che, proprio in Sardegna ogni anno, diverse centinaia di cani tenuti a catena  sono morti d’estate per caldo e incendi e che la legge regionale sia chiaramente anacronistica e contraria all’etologia di questi animali. “Chiediamo un intervento urgente del M5S nazionale per raccomandare alla presidente Todde di emettere un’ordinanza regionale di divieto di detenzione dei cani a catena in  Sardegna, tale provvedimento può essere emesso in 24 ore dalla presidente”, dichiara #Liberidallecatene composta da Fondazione Cave Canem, Animal Law Italia e Green  Impact.
“La Sardegna dovrebbe seguire esempi virtuosi come quello della Toscana che dopo due  divieti temporanei estivi, proprio quest’anno ha introdotto un divieto permanente di  detenzione di cani a catena. L’emergenza legata al caldo e al rischio incendi sta mettendo in  pericolo la vita di migliaia di cani ancora costretti alla catena da un’amministrazione sarda che oggi resta sorda e silenziosa”, prosegue #Liberidallecatene, “come negli ultimi decenni di fronte a questa pratica  crudele e inaccettabile. Un’Ordinanza regionale straordinaria e contingente può risolvere il problema per il periodo estivo, per poi aprire la strada ad un divieto permanente. Già 10 regioni italiane e vari stati dell’Unione Europea hanno vietato la detenzione di cani a catena (o con altri mezzi similari). La situazione normativa italiana è consultabile sulla  mappa interattiva fornita sul sito della campagna #Liberidallecatene:  www.freedomfordogs.org così come il modello di Ordinanza proposto. Con l’augurio che la Todde voglia traghettare la Sardegna nella cultura della relazione uomo- animale del XXI secolo invece di rimanere silente a guardare un territorio che mette in pericolo la sopravvivenza del migliore amico dell’uomo. I bollettini incendi in Sardegna riportano tra le 10 e le 20 richieste di intervento al giorno sparse su tutta l’Isola – è ora e subito il tempo di  agire per salvare la vita dei nostri amici a quattro zampe”.


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