di Paolo Rapeanu
Calik è fuori pericolo di vita, ma ha visto la morte in faccia. Lo scorso 27 maggio è stato avvolto in un sacco e gettato da un cavalcavia nella strada “variante del Calich”, ad Alghero. Prima, chi voleva barbaramente disfarsi del povero meticcio, gli ha spezzato pure i denti. È stato un pescatore a vedere l’animale, tutto ferito e fratturato, e a far scattare l’allarme. Calik – così è stato ribattezzato – si è salvato e ora è al canile Primavera di Santa Maria La Palma. Tutti fanno il tifo per lui e sperano che, dopo aver scampato la morte, possa ritornare a camminare.
Intanto, il web si mobilita in grande stile: decine di migliaia di persone hanno firmato la petizione lanciata, sulla piattaforma Change.org, da una donna, che chiede al sindaco di Alghero Mario Bruno, al questore di Sassari Diego Buso, al neo ministro della Salute Giulia Grillo, all’Enpa e all’Enav di “fare il possibile per trovare gli individui che hanno commesso tale malvagità e che questi rispondano pienamente, senza sconti di pena, del loro crudele operato nei confronti di questa inerme creatura”. Per chi volesse firmare, è possibile farlo cliccando qui .











