La crisi economica non risparmia neppure il calcio dilettantistico sardo: addio alla gloriosa Terza categoria. Le squadre iscritte, infatti, finiranno in un unico campionato di Seconda categoria a sedici gironi. Del futuro del calcio dilettantistico si è parlato a Ghilarza nell’assemblea straordinaria organizzata dal Comitato regionale Sardegna della Figc – Lega nazionale dilettanti, nel corso della quale il presidente Andrea Delpin (nel riquadro) ha illustrato tutti i vantaggi della rivoluzione. In particolare, «ci sarà più qualità, più partite interessanti (con più derby), meno spese di trasferta per via della vicinanza dei campi, più promozioni in Prima categoria (saranno sedici) e probabili nuove adesioni». Inoltre, il presidente della Figc Sardegna ha dichiarato che «In questa stagione non cambia niente per l’attuale Prima Categoria. Ma nel prossimo campionato ci saranno dei piccoli accorgimenti per armonizzare promozioni, retrocessioni e gironi». E’ probabile, infatti, che in futuro la “rivoluzione” del calcio dilettantistico interessi anche le categorie Promozione ed Eccellenza. Nel corso del convegno, si è parlato anche del problema relativo alle aggressioni agli arbitri. «Abbiamo già organizzato incontri e iniziative per educare e avvicinare tutti, compresi gli arbitri, che devono però fare un passo avanti», ha spiegato Del Pin.












