Una passeggiata lungo la costa sino ad arrivare alla grotta e, nel tragitto del rientro, la voglia di un tuffo nell’acqua cristallina. Ma Daniele non ha fatto i conti con una secca, “ho battuto la testa e ho iniziato subito a stare male”.
“Penso di aver avuto delle convulsioni, ho iniziato a dimenarmi, inizialmente hanno pensato a uno scherzo ma così non era”. Senza pensarci un attimo, una giovane si è tuffata in acqua, “mi ha sollevato e portato fuori, mi ha assistito assieme a un ragazzo, lui è stato molto gentile. Mi ha detto respira profondamente, tossisci, poi immediatamente sono entrati i miei parenti”. Attimi concitati in cui ogni secondo è prezioso e fondamentale: “Hanno atteso tutti accanto a me l’arrivo dei soccorsi, ricordo la ragazza con molta gratitudine. Mi hanno trasferito al Brotzu, sono ancora ricoverato”. Per fortuna le condizioni di salute di Daniele sono buone, non ha subito danni permanenti, “ho tre fratture, muovo con difficoltà le braccia ma è solo una conseguenza momentanea. Dovrò essere operato, un intervento spinale per fissare delle vertebre”. Sono 3 vertebre cervicali quelle rotte a causa del tuffo in acqua, “ho parlato molto con loro, ho ripreso subito conoscenza dopo l’incidente, ho chiesto alla mia famiglia di chiedere i numeri di telefono di questi due giovani ma, nei momenti concitati in cui le emozioni e la paura ha preso il sopravvento, si sono dimenticati”.
Daniele vorrebbe poter parlare con loro, ringraziarli ancora una volta. Sono i suoi “angeli”, rimasti nel cuore, due giovani che gli hanno salvato la vita. “Ho sentito la vicinanza di tutta la spiaggia, ricordo altre due persone, un signore ha aiutato a portarmi lungo la passerella. C’è stata una vera mobilitazione generale e io ringrazio a tutti con tutto il cuore”.
Nella foto, in primo piano Daniele e la sua famiglia, “hanno parlato molto con loro e magari Eleonora e Filippo potrebbero riconoscere meglio mia sorella, mio cognato e mio marito”.












