Casa dello studente di via Montesanto, la chiusura inizialmente prevista per una settimana slitta fino a fine mese. Un disagio per circa cento studenti fuori sede titolari di un posto alloggio nella struttura universitaria, che proprio in questo periodo si trovano alle prese con la sessione estiva degli esami. Alla base della decisone dell’Ersu la presunta presenza di un batterio nell’acqua, legionella: sono in corso gli accertamenti sulle analisi. Intanto cresce la polemica tra gli universitari dell’ateneo di Cagliari: “c’è qualcosa sotto, oppure semplicemente i rappresentanti e componenti dell’amministrazione dell’Ersu sono degli incompetenti?”
L’ultimo avviso nel sito dell’Ersu, a firma del direttore generale Michela Mancuso, risulta pubblicato sabato scorso, 21 giugno. “Si avvisano gli studenti titolari di posto alloggio nella casa dello studente di via Montesanto che, salvo esito positivo delle analisi sugli ultimi prelievi effettuali venerdì 20 giugno, sarà possibile riprendere possesso della propria camera il prossimo 25 giugno”.
La rabbia degli studenti. “I rappresentanti dell’Ersu – spiegano – ci avevano promesso che avrebbero aperto di nuovo la casa al massimo il 23 giugno: promessa che non è stata mantenuta. Poi il termine è slittato a due giorni dopo, il mercoledì: seconda promessa non mantenuta. E ora, addirittura, il termine riguarda il 30 giugno perché i risultati delle analisi non si sapranno se non tra dieci giorni. Tutto questo durante la dura situazione di molti studenti, che si sono fatti in quattro per trovare alloggio da un amico o un parente a Cagliari, e chi ha trovato posto nelle altre case dello studente. Questa è la prima presa in giro. La seconda è che questo avviene perché da anni l’Ersu non fa la manutenzione per prevenire questi disagi: anche due anni fa la medesima casa è stata chiusa per lo stesso e identico motivo. A questo punto noi studenti pensiamo o che ci sia qualcos’altro sotto, o che veramente che chi fa parte dell’amministrazione e tutti i rappresentanti dell’ Ente non abbiano la piena competenza. È così logico che questo disagio si può evitare sostituendo i filtri e facendo una pulizia completa dei boiler ad agosto di ogni anno, quando la struttura è chiusa come da contratto”. Inoltre, sono in corso i lavori della facciata della casa “dove inizialmente – aggiungono gli studenti – è stato messo un isolante poi rimosso perché non a norma: costa così tanto informarsi anziché spendere dei soldi pubblici inutilmente?”.











