Di tumore al seno si guarisce, puntando sulla prevenzione. Per tutto il mese di ottobre visite gratuite grazie alla campagna “Nastro Rosa”, promossa dalla Lilt, Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori: a Cagliari si può prenotare una visita dal lunedì al venerdì, allo 070495558, dalle 16 alle 18. “Ricordate alle donne a cui volete bene che la prevenzione non costa nulla e può salvare la vita”, è l’appello del presidente dell’Autorità portuale di Cagliari, Piergiorgio Massidda.
Il cancro al seno colpisce 1 donna su 10, soprattutto quelle che superano i 50 anni, e si manifesta più raramente nelle donne under 30. Resta comunque la prima causa di mortalità per tumore nel sesso femminile. Ma vincere la malattia è possibile, nella grande maggioranza dei casi, grazie soprattutto alla prevenzione e all’anticipazione diagnostica, manca però un’adeguata cultura dell’informazione preventiva in grado di permettere di abbassare i numeri delle persone colpite dalla malattia, soprattutto in Sardegna.
“Sono circa 46 mila all’anno le donne a cui viene diagnosticato un carcinoma mammario –sottolinea lo stesso presidente della Lilt, Francesco Schittulli – ma il dato confortante è la costante diminuzione della mortalità. Questo grazie alla diagnosi precoce, alle nuove tecnologie diagnostiche di imaging, sempre più precise e sofisticate, che consentono oggi di poter individuare lesioni millimetriche in fase iniziale. Scoprendo un carcinoma al di sotto del centimetro, la probabilità di guarire sale ad oltre il 90 per cento. In particolare sono oltre il 30 per cento le donne al sotto dei 50 anni che sviluppano un tumore al seno. Per questo occorre l’impegno di tutti, a cominciare dalle istituzioni, per coinvolgere le donne più giovani alla cultura della prevenzione e della diagnosi precoce.
Gli obiettivi della LILT, in questo contesto, sono quelli di implementare la sensibilizzazione e l’educazione sanitaria, coinvolgere le istituzioni per la costituzione su tutto il territorio di strutture dedicate alla senologia, presidi indirizzati alle donne dove sia possibile una diagnosi di alta precisione”.












