Cagliari, a rischio chiusura l’asilo di via Cinquini: mamme e papà in rivolta a Is Mirrionis

Poche iscrizioni e manovre legate alla demolizione dello stabile covo di sbandati e vandali: l’asilo di via Serbariu rischia lo stop. “Nella zona sorgeranno le case gli alloggi per i trasferimenti da Sant’Elia dopo le demolizioni dei palazzoni”


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Solo 4 iscrizioni, contro le 28 dell’anno scorso. E così la scuola per l’infanzia di via Serbariu, quella accanto all’ex sede della circoscrizione covo di tossicodipendenti e in attesa di demolizione, rischia la chiusura. E le mamme e papà dei bimbi, che rischiano il trasferimento in via Meilogu sono sul piede di guerra.

“C’è l’intenzione di spostare l’asilo in via Meilogu, i genitori sono già stati avvisati e il rischio è che lo stabile diventi preda di vandali e occupanti abusivi. Nel rione monta la preoccupazione”, ha accusto Fabrizio Marcello, capogruppo Pd in consiglio comunale, “quelle volumetrie sono di Area e sono destinate a fare da compensazione per le demolizioni dei palazzi di Sant’Elia. Ma quest’aula dirà no a ulteriore edilizia abitativa nella zona”.

“Per l’anno prossimo soltanto 2 o 4 iscrizioni, dobbiamo capire come mai così poche”, ha dichiarato Rita Dedola, assessore alla Pubblica Istruzione, “non so e non comprendo chi abbia avvertito le mamme di spostare i bimbi in via Meilogu. Non è questa la volontà dell’amministrazione. Non c’è nessuna volontà di chiudere l’asilo che ha sempre funzionato in modo ottimo”.

La scuola sorge accanto al rudere covo dei tossicodipendenti. L’area è quella alla base del parco di San Michele, tra le vie Cinquini e Serbariu, dove sorge un immobile, di pertinenza di Area, accanto la scuola d’infanzia (proprietà comunale) di via Serbariu. Lo stabile di Area, in passato è stato ceduto all’amministrazione Comunale che l’ha utilizzato inizialmente come Ufficio di Decentramento.   Successivamente, in seguito alla realizzazione della nuova sede circoscrizionale di via Montevecchio, fu utilizzato dal Servizio di Polizia Urbana. Nei primi anni novanta fu abbandonato e rimase inutilizzato.

Dall’ultimo utilizzo pubblico ad oggi, principalmente per la mancanza di un’azione di vigilanza e guardiania, l’immobile è precipitato in uno stato di gravissimo degrado subendo continui danneggiamenti di tipo vandalico trasformandosi infine in un “punto strategico” della delinquenza cagliaritana. L’attuale amministrazione comunale, nel settembre del 2020, ha avviato una straordinaria azione di bonifica dell’area, rimuovendo ingenti quantità di siringhe, flaconi e rifiuti di ogni genere, segni evidenti della modalità di frequentazione dei luoghi. Il 12 Gennaio 2021 è stato annunciato dal Sindaco Paolo Truzzu, l’accordo tra l’amministrazione Comunale e Area per la demolizione dell’immobile.

Una mozione approvata ieri in consiglio comunale, primo firmatario Alessandro Fadda (Riformatori) impegna il Sindaco e la Giunta ad intraprendere tutte le azioni necessarie volte alla riqualificazione dell’area, valutando la possibilità di realizzare una recinzione con accessi regolamentati con modalità analoghe a quelle del parco di San Michele e con l’installazione di sistemi di videosorveglianza, prevedere un presidio delle forze dell’ordine e realizzare un centro di aggregazione sociale per gli abitanti della zona con particolare riferimento alle fasce più deboli e la riqualificazione dell’area incolta con verde pubblico o con la realizzazione di impianti sportivi e la conversione dell’asilo.

Un emendamento del consigliere Dettori (Sinistra per Cagliari) impegna sindaco e giunta ad attivarsi affinché le aree devono passino da edificabili a verde, si tenga conto dell’asilo di via Serbariu e si faccia ulteriore passaggio con Area che trasformi le volumetrie da abitative a servizi.

 


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