Una intera colonia felina sterminata a Cagliari. Teatro dell’avvelenamento dei gatti, stando a quel che i loro curatori affermano, è piazza Pitagora. Sul caso interviene Marcello Polastri, consigliere comunale che ha stilato una dettagliata relazione corredata da immagini su quella che egli stesso definisce “una presunta mattanza di gatti”. Il Consigliere si è rivolto all’attenzione del Comune di Cagliari, del Servizio veterinario regionale, della ASL e della Polizia locale affinché si possa indagare e ancor prima accertare, con le necessarie analisi, le cause del decesso di sette gatti, la cui morte è avvenuta giorno dopo giorno a partire dal 27 Luglio. “Assassini” ha commentato il consigliere sui social network, dando la notizia del misfatto, per poi presentare l’esposto dopo esser stato contattato da associarmi animaliste.
Ecco il testo dell’esposto presentato dal consigliere Marcello Polastri: “Si segnalano per i più urgenti provvedimenti del caso gli avvelenamenti di alcuni felini e nel dettaglio di alcuni gatti appartenenti ad una colonia ad oggi non censita, che viveva (ed in parte ancora vive) nei giardini piazza Pitagora.
Una settimana fa sono morti, parrebbe per un caso di avvelenamento, 2 gatti e più nel dettaglio: un adulto e un cucciolo. Dal 27 luglio ad oggi, altri 5 gatti 3 dei quali 3 adulti e 2 cuccioli.
Quanti si occupano dell’assistenza e nel fornire cibo a questi animali, sulle prime pensavano che la “moria” fosse stata causata dal forte caldo se non da un virus. Ma ieri sera, chiamata la Polizia Locale per un caso di un gatto agonizzante, mentre i volontari attendevano la chiamata di un veterinario, nel feattempo il suddetto gatto è deceduto e la Polizia Locale avrebbe comunicato loro che il veterinario non sarebbe intervenuto nel caso in cui il fatto fosse effettivamente morto. Su invito della Polizia Locale, i vomitato si sono rivolti alla Asl competente che ha sede in via Nebida. Dopo una lunga attesa, però, agli stessi volontari non è stata ad oggi ancora fornita la necessaria assistenza per potersi prendere cura dei suddetti animali i quali, di fatto, continuano comunque a morire. Le carcasse degli stessi giacciono oggi riverse al suolo e su domanda quali provvedimenti verranno presi nell’immediato. Se non sia il caso di informare da parte Vs la Procura della Repubblica per gli aspetti di auspicare indagini”.