L’esposizione all’ex Manifattura ha riscosso l’interesse di un vasto pubblico di appassionati. Un debutto emozionante e ricco di soddisfazioni.
La prima mostra personale di Amasia a Cagliari si è conclusa dopo 20 giorni di esposizione presso la Sala Gonario dell’ex Manifattura, una location prestigiosa per ospitare la celebre artista romana che ama la Sardegna.
Lo pseudonimo artistico di questa straordinaria interprete dell’astrattismo 2.0, molto apprezzata oltre Tirreno, protagonista di collettive in giro per l’Italia in compagnia di artisti molto quotati e di personali seguitissime a Milano, Roma, Ravenna e Amalfi, nasce dall’unione del nome e del cognome, Alessia Mancini.
Già lo scorso anno aveva stupito il pubblico della Costa Smeralda in un’esposizione lampo nell’iconico hotel Luci di La Muntagna a Porto Cervo.
Una sola giornata dedicata ad appassionati e cultori internazionali di astrattismo che vollero vedere da vicino le opere di Amasia dopo aver visitato mostre di grandi maestri mondiali come Kandinskij e Mondrian.
“Amo la Sardegna, adoro Cagliari, qui ho passato momenti bellissimi e d’estate trascorro le vacanze in Gallura – spiega la giovane e talentuosa pittrice, un passato da reginetta di bellezza a Miss Italia nella sua regione ed ex campionessa italiana di tiro a volo – Per questo ho scelto Cagliari e la Sardegna per la mia prima personale del 2024, visto che ora mi aspettano tanti impegni oltre Tirreno”.
L’arte genuina e diretta di Amasia raggiunge la sua massima espressione nelle forme e nei colori. Si evince dalle opere la sua passione e la concretezza delle forme spicca il volo con audacia nell’astrattezza.
L’unione di due mondi, l’unione dei propri sentimenti: amore, passione, utopie e desideri si rivelano nel mondo magico di forme eccentriche ed originali della giovane artista che fa grande uso di tecniche miste ed action painting.
Un cuore vestito di garbo e semplicità, che torna andando via: un gioco di parole ma anche il veloce susseguirsi delle passioni.
Amasia trova nei suoi quadri il suo rifugio, il suo mondo perfetto e astratto, innestato sapientemente da una grande dose di fantasia moderna.
Nell’attività di famiglia si può leggere quasi una predestinazione: i genitori, e ancora prima i nonni, sono attivi come imprenditori in un proprio colorificio.
Fin da piccola si diletta a sperimentare giocando con vernici, pennelli e spatole.
Una passione che diventerà una professione iniziando a lavorare nell’azienda familiare.
Dopo le prime lezioni di pittura con grandi artisti moderni, studia e fa sue varie tecniche pittoriche appassionandosi sempre di più fino a far diventare quello che era un divertimento il suo lavoro.
”Da piccola – racconta Amasia – mi ricordo di quando andavo a trovare mio padre e mio nonno in azienda: mi mostravano come si preparavano le vernici e come l’unione di vari colori generasse altri colori, una vera Magia“.
Sentiva questo vulcano dentro esplodere, una grande energia creativa che doveva manifestarsi.
Così Amasia ha espresso in maniera eclettica la sua arte: il suo estro passa con estrema naturalezza dal canto alla cucina, dalla recitazione alla moda, dal trucco alla fotografia.
“Viaggio molto, ho vissuto 8 mesi a Londra, 2 anni e mezzo in Costa Azzurra, affascinata da tutto quello che mi circonda e che rendo mio – racconta Amasia – Mi sento attratta dall’arte e mi accorgo che attraverso il dipinto posso esprimermi liberamente, riesco a portare fuori le mie emozioni, la mia anima, senza schemi.“
La luminosità, la vivacità e la genialità nell’inventare forme e accostamenti a figure tratteggiate con maestria e con un sapiente utilizzo dei colori più sfavillanti ha rivelato uno stile molto personale che fa di Amasia un’interprete tra le più interessanti della nuova generazione europea.
Per la prossima esposizione ha in programma molte sorprese e il pubblico sardo, dopo l’incredibile successo all’Ex Manifattura, la aspetta con grande curiosità.













