Cagliari, in via Sassari i massaggi si trasformano in carezze intime, la rabbia dei residenti: “Una strada che dovrebbe pulsare di turismo alla mercé dei delinquenti”. Due donne cinesi gestivano la casa del piacere, ad insospettire gli agenti è stato il continuo via vai di uomini a tutte le ore del giorno, compatibile con attività diverse da quelle dichiarate. Gli agenti della Sezione Criminalità Diffusa hanno così deciso di effettuare un accesso ispettivo, accertando la presenza all’interno dell’immobile di un centro massaggi, con alcune stanze occupate da clienti. “La martoriata via Sassari da troppo tempo sotto i riflettori per scene di ordinaria follia, continua a far parlare di sé negativamente dopo la scoperta del centro straniero dedito alla prostituzione” spiega Adolfo Costa, Presidente del Comitato di Stampace.
“È chiaro che là dove c’è un offerta non può non esserci una domanda e già questo dovrebbe mettere a tacere i benpensanti. Il problema, a nostro avviso è invece, ben più ampio e articolato. In breve, una strada che dovrebbe pulsare di turismo, ristoranti, attività commerciali e che sfoggia bellissimi palazzi è alla mercé dei delinquenti che si sentono impuniti perché anziché organizzare, da parte degli organi competenti, una regia di controllo dei luoghi con telecamere sempre accese e con dei polizziotto di quartiere in stile britannico, il quartiere di Stampace e la via Sassari sono da troppo tempo terra di conquista di bande più o meno organizzate. Sede di spaccio a cielo aperto, con situazioni di guerriglia urbana che per poco non hanno causato una tragedia.
Ecco, tutto questo non può che far apparire la via Sassari, che è bellissima, unitamente alla limitrofa piazza del Carmine, come luoghi dai quali è bene stare lontani o quanto meno guardinghi quando li si frequenta”.