Un richiamo più intimo rispetto a quello del 1° maggio, un momento di fede più intensa che si concluderà con il rito che deve essere compiuto entro mezzanotte: un momento molto importante per la città che ricorda, così, la storia e il legame con il Santo. in questi giorni si sono susseguiti eventi religiosi e civili nei comuni di Capoterra, Sarroch, Villa San Pietro e Pula che hanno accolto Santo e devoti: i momenti più suggestivi sono stati quelli a Nora, Efisio è tornato, ancora una volta, nel luogo del martirio. A rappresentare le comunità sono state le più alte cariche istituzionali che si sono ritrovate e riunite anche in segno di fratellanza e vicinanza.
“Un momento di fede, unità e riflessione vissuta con tanti colleghi e rappresentanti delle istituzioni, con cui si è stretto un legame di stima e amicizia con momenti in cui condividiamo problemi e soluzioni comuni.
Le parole dell’Arcivescovo di Cagliari, ci hanno illuminato sulla dignità del lavoro e dei lavoratori.
Toccante vedere la croce del Giubileo, realizzata dai carcerati dell’Istituto di Uta, portata in pellegrinaggio in queste giornate.
In attesa dello scioglimento del voto” ha espresso il sindaco di Uta Giacomo Porcu.
Oggi “ci ritroveremo al confine Capoterra / Sarroch intorno alle 16.00/16.30 per accompagnare Sant’Efisio verso il suo ritorno.
Insieme in processione per La Maddalena dove verrà celebrata la messa alle ore 18.00. Saluteremo poi il Santo Martire che ripartirà per Cagliari” ha comunicato Beniamino Garau, Capoterra.