Sono in venti, hanno iniziato l’anno scolastico tutti insieme da pochi mesi ma, presto, potrebbero essere divisi. Tra gli alunni della prima media del Ciusa di via Meilogu a Cagliari, infatti, c’è chi ha necessità di insegnante di sostegno ed educatore: sono in nove, su venti totali. E l’aula, stando alla denuncia di un gruppo di mamme degli stessi ragazzini disabili, la situazione è insostenibile. Si sono già rivolte ad un avvocato che, nei prossimi giorni, conta di spedire una lettera al settore istruzione della Città Metropolitana. Valeria Muscas ha un figlio di dieci anni “che è tutelato dalla legge 104. A causa della classe troppo piccola non riesce ad avere il sostegno dell’educatore. Abbiamo chiesto alla dirigente scolastica di creare un’altra prima, cioè dividere gli studenti in due aule”. Un’altra mamma, Laura Vacca, aggiunge: “Il mio bambino ha un disturbo dell’apprendimento, per lui non è necessario avere un sostegno o un educatore ma, quando ci sono tutti i prof di sostegno, in classe sono in ventotto. Troppi, davvero. C’è una situazione di caos che porta mio figlio, quando torna a casa, a buttarsi sul letto e dormire quasi tutto il pomeriggio, oltre ad avere difficoltà ad apprendere durante le lezioni”.
Il legale che sta seguendo il caso è Gianmarco Meleddu: “Sto ultimando la compilazione di tutte le carte con i dati e i numeri legati al caso della classe del Ciusa. Scriverò una lettera urgente al settore istruzione della Città Metropolitana di Cagliari per chiedere una divisione della classe. Le mie assistite mi hanno spiegato che i loro figli sono penalizzati e studiano in un ambiente non confortevole”.











