È accaduto nella notte tra venerdì e sabato, ignoti hanno aperto quattro bare all’interno del cimitero di San Michele, a Cagliari. A denunciare l’accaduto è stato H. S. M., padre di una delle salme violate. Secondo quanto riferito, i malviventi avrebbero aperto le bare per impossessarsi degli effetti personali dei defunti. L’azione sembrerebbe essere stata mirata: tutte e quattro le salme appartenevano a cittadini di nazionalità bosniaca, comunità nella quale è tradizione riporre oggetti d’oro all’interno delle tombe. Una delle bare era quella del padre di H. S. M., mentre le altre tre appartenevano a suoi connazionali. “A mio padre sono stati rubati due anelli e un braccialetto che usava sempre”, ha raccontato l’uomo. “Hanno aperto le bare, preso quello che cercavano e poi le hanno ricollocate nei loculi”, ha aggiunto. Tuttavia, i ladri non sono riusciti a risistemare, seppur malamente, la bara del padre come le altre: “L’unica bara che non sono riusciti a riposizionare è stata quella di mio padre” – “Nonostante abbiano tentato di richiudere frettolosamente le lastre, per terra ci sono ancora tutte le macerie di come sono state rotte”. Le forze dell’ordine stanno ora indagando sull’accaduto al fine di identificare i responsabili.










