Per le ultime notizie entra nel nostro canale Whatsapp
I turisti scarseggiano e i ristoranti piangono. Penalizzate sopratutto le attività di Marina e Sytampace, zone tradizionalmente frequentate dai turisti. “La situazione come è prevedibile è critica”, spiega Marco Medda, presidente di Confesercenti Cagliari, “c’è un grosso calo del fatturato che non è compensato dal turismo locale. A farne le spese soprattutto o i locali di Marina e Stampace che vivevano grazie agli arrivi dall’Europa e dalla penisola. Noi abbiamo già invitato i proprietari dei locali ad abbassare gli affitti dei locali. Perché ormai il prezzo non è più giustificato dall’attuale giro d’affari. Per il momento i locatari non ci hanno voluto ascoltare, ma noi siamo pronti alle azioni legali. Oggi”, aggiunge, “tutti devono capire e ognuno deve fare la propria parte a fare un ragionamento. Non è un ragionamento sul singolo, ma sulla città. Perché una volta che perdi quei numeri non è detto che li recuperi. C’è stato un po’ di entusiasmo con le riaperture, ma temiamo”, conclude, “che a ottobre la crisi possa farsi sentire maggiormente”.
“Non possiamo essere positivi”, dichiara Emanuele Frongia, Fipe Confcommercio Sud Sardegna, “ci sono timidissima segnali però non sono abbastanza per poter sperare che le cose cambino. Va malissimo soprattutto nelle periferie e fuori città. Serve che lo stato capisca che la crisi del nostro comparto, serve abbattere il costo del lavoro e servono investimenti e sforzi da parte delle istituzioni che ci mettano nelle condizioni di sopravvivere”.