Cagliari, tavolini esterni del bar vietati ai lavoratori dell’Oncologico: “Sono per i pazienti”

La colazione prima di entrare nei reparti o un break? Non da seduti per medici, infermieri e Oss. La comunicazione inviata ai direttori e coordinatori: “Consumate al banco in piedi, all’interno o all’esterno del bar”


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I tavolini e le sedie esterne del bar interno dell’Oncologico di Cagliari? Sono a disposizione solo dei pazienti. Per medici, infermieri, Oss e per il personale dell’ospedale di via Jenner sì a caffè, spremute, pizzette e paste solo in piedi, o al bancone o direttamente all’esterno del locale. È, in estrema sintesi, il senso della comunicazione spedita via email ai direttori, sostituti, coordinatori e alla direzione medica del Businco: l’autenticità del messaggio, spedito alla nostra redazione da un lavoratore, viene confermata da più di un sindacato. Stando a quanto trapela, la stessa Arnas aveva chiesto al gestore del bar il posizionamento di tavolini e sedie per i soli pazienti. Poi, probabilmente, qualche lavoratore ha deciso di usufruire del servizio. E, forse per evitare pericolosi assembramenti, è arrivato lo stop direttamente dal direttore dell’esecuzione del contratto di gestione del servizio bar: “Si comunica che i tavolini e le sedie presenti all’esterno del bar sono a disposizione, per ovvie ragioni, dei soli pazienti dell’ospedale Oncologico e non del personale. Pertanto si chiede gentilmente agli operatori del presidio di evitare di occupare i posti a sedere e di consumare al banco in piedi, all’interno o all’esterno del bar”, si legge nella nota.
Una comodità in meno per chi lavora all’interno del presidio ospedaliero di via Jenner. E la Usb, con Gianfranco Angioni, prova a dare un’interpretazione alla comunicazione: “Potrebbero essere scelte legate ancora una volta a circoscrivere il virus. Non credo ci sia da parte dei vertici aziendali del presidio ospedaliero un accanimento verso i lavoratori”, afferma. “Sarà comunque premura da parte della nostra organizzazione sindacale  chiedere dei chiarimenti”.


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