Cagliari, corsa ai tamponi gratuiti alla stazione: “Vaccinato ma dubbioso”, “A 89 anni senza vaccino perché non mi fido”

Non costano nulla e sono gratis sino a fine dicembre. La Croce Rossa continua a eseguire centinaia di test ogni giorno, in fila anche vaccinati. Ignazio Cadelano, 75 anni: “Vaccinato ma sfrutto l’occasione per capire se sono sempre negativo, ho un po’ di mal di gola”. Orazio Ricotta, 89 anni: “Niente vaccino, non faccio vita mondana tra bar e ristoranti: almeno col tampone posso visitare mia sorella nella casa di riposo”. GUARDATE le VIDEO INTERVISTE


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Sino al 31 dicembre sono gratuiti e l’unico “problema” è legato ai tempi di attesa. Se c’è molta fila bisogna attendere anche più di un’ora, la prenotazione non esiste. Al centro tamponi della Croce Rossa installato dentro la stazione dei treni di piazza Matteotti medici e infermieri continuano a eseguire centinaia di test ogni giorno. L’effetto super green pass non scoraggia i non vaccinati, ma anche chi ha ricevuto la prima o la doppia dose di vaccino, ogni tanto, sceglie di andare a verificare la tanto auspicata negatività. Da gennaio non sarà più possibile, il sindaco Paolo Truzzu ha già detto da settimane che non ci saranno nuovi stanziamenti economici. Ma, intanto, soprattutto in vista del periodo pre natalizio, tanti continuano a sfruttare la possibilità di ottenere il green pass “base” a costo zero. Ignazio Cadelano ha 75 anni e ha in tasca il green pass: “Sono vaccinato, ho deciso di controllarmi sfruttando il tampone gratuito. Ho solo la prima dose, fatta ad agosto”, spiega, “dovrei fare il richiamo e vedere gli anticorpi e, in tal caso, fare il secondo vaccino. È la prima volta che vengo qui, mi son sentito un po’ di mal di gola e, per essere sicuro, ho fatto il test. Anche chi è vaccinato può prendere il Covid”, ricorda. Esito del test? “Negativo”. Per fortuna.
A 89 anni, Orazio Ricotta, lo dice sin da subito: “Non sono vaccinato. Ho delle patologie e quindi sono un po’ preoccupato, non mi hanno convinto, anche i medici sono in disaccordo”, dice. “Spero di continuare a fare il tampone gratuito”. Dal 6 dicembre, però, non potrà più sedersi al tavolo di un ristorante o di un bar, e nemmeno andare al cinema o al teatro: “Non frequento questi posti, non faccio vita mondana. Non mi fascio la testa prima di rompermela, il Governo non è dalla parte nostra. Può darsi che da qui al sei dicembre può darsi che mi arrenda, ho una sorella in una casa di riposo e posso vederla perchè ho fatto il tampone. Qui sono un habituè”.


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