Un centinaio di tamponi al giorno in ogni farmacia della città. E 8 su 10 sono per persone non vaccinate. E oltre agli irriducibili no vax c’è anche chi è solo spaventato da social e tv. Di sicuro il sistema dei tamponi è rodato e funziona.
“Ormai i cittadini hanno scelto la farmacia di riferimento”, dichiara Maria Pia Orrù, presidentessa di Federfarma Cagliari, “i tamponi sono soprattutto per i lavoratori, qualcuno lo deve fare per andare in ospedale: ma 8 su 10 sono non vaccinati. Mediamente una farmacia riesce a farne un centinaio al giorno e ormai si è instaurato un rapporto di fiducia”, aggiunge, “noi cerchiamo di parlare con loro e gli diciamo che il vaccino è più sicuro. E qualcuno l’abbiamo convinto. Facciamo capire loro che non è pericoloso e che nel mondo sono state fatte milioni e milioni di dosi. Insomma li tranquillizziamo, perché a parte i no vax irriducibili c’è anche chi ha timore per quello che ha letto sui social o sentito in televisione”.
“Le farmacie che fanno i tamponi ormai sono tante e sono organizzate bene”, dichiara Pierluigi Annis, di Federfarma Sardegna, “le difficoltà erano inziali ma ora la platea di farmacie è molto aumentata. Noi riteniamo che il tampone sia utile ma dobbiamo sensibilizzare alla vaccinazione. Il tampone serve per dire uno non ha il Covid e per permettere alle persone di lavorare ma non protegge di certo dall’infezione.
Per lo più chi chiede il tampone lo fa per lavorare. E quasi tutti si prenotano. Lo fanno il lunedì, il mercoledì e il venerdì e ogni tanto il sabato arrivano quelli che fanno il tampone per poter uscire nei locali la sera”.