Cagliari, svolta food a Sant’Elia: “Pesce fresco servito nei chioschetti accanto al porticciolo”

Il pesce appena pescato, pronto per essere gustato dai cagliaritani e dai turisti. Truzzu: “Si possono utilizzare i chioschi e le strutture abbandonate”. GUARDATE la VIDEO INTERVISTA


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Il pesce appena pescato, ancora fresco, che finisce sulle griglie calde per essere cotto? Presto potrebbe essere una delle novità nel rione cagliaritano di Sant’Elia. Dove? Accanto al nuovo porticciolo per la pesca, che sorgerà tra un anno: 134 posti per le barche e l’obbiettivo principale, da parte del Comune di Cagliari, di farlo utilizzare dai pescatori del quartiere. Che, dopo aver tirato su con la lenza orate, spigole o muggini, potranno farli degustare ai cagliaritani e turisti. L’idea è del sindaco Paolo Truzzu ed è emersa durante la conferenza stampa per la posa della “prima pietra” per quel porticciolo atteso, da tanti anni, non solo dagli abitanti del quartiere periferico. Costo dell’operazione per piazzare frangiflutti e banchine: sei milioni di euro: “Ricreiamo un’attività storica e tradizionale che c’è nel quartiere, la pesca può generare un’economia anche attraverso il turismo”. Nei progetti del sindaco, “i turisti potranno salire sulle barche e mangiare pesce fresco. È un’opportunità, se si ha la voglia di ragionare in un mondo, quello della pesca, che non sia solo tradizionale”.

 

“Ci sono già dei chioschetti che purtroppo non sono stati dati in concessione e non sono stati gestiti con la collaborazione, anche, del quartiere, e che sono stati devastati dai vandali”, osserva Truzzu, “lì si dovrà intervenire per trovare forme di utilizzo intelligenti”. Quindi, magari, promuovendo la ristorazione vista mare? “Perchè no, anche questa può essere un’opportunità”.