Quelli di “FRIDA”, il locale all’angolo tra via Mameli e Via Sassari
hanno ragione : le norme, i regolamenti, gli orari devono essere fatti
rispettare a tutti i locali, non solo a quelli come “Frida”, ma a
tutti quelli che fanno ristorazione con tavolini e sedie nelle piazze
e nelle strade.Quelli,appunto, che attirano la ” movida”, la clientela
” chiassosa “, che getta le cicche per terra, che urla a squarciagola,
che impreca, che ride a ” crepapelle”, che ha in corpo qualche grado
di alcol e altro in più. Ma che disturba, soprattutto, il sonno e la
serenità delle famiglie, di quanti abitano in Centro storico e la
mattina devono alzarsi presto per andare a lavorare e sotto casa
trova ancora locali ancora aperti e nottambuli che a fatica cercano di
tornare a casa. Certo, se i Vigili Urbani, la Polizia di Stato, i
Carabinieri, la Guardia di Finanza, gli Ispettori sanitari e quelli
dell’Agenzia delle Entrate, facendo i loro doverosi controlli
istituzionali oppure chiamati in soccorso da chi subisce ogni notte
gli atti spesso impuniti di disturbo alla quiete pubblica e altre
azioni similari da parte di sconsiderati che credono che il ” mondo”
sia solo loro, ebbene, allora è giusto che i titolari degli esercizi
che consentono tutto ciò da parte dei propri clienti, delle azioni dei
quali sono corresponsabili a termini di legge, subiscano e paghino le
dovute sanzioni. E a Cagliari non è solo ” Frida” che è stato messo
nel mirino di chi deve far rispettare la legge, i regolamenti e le
concessioni pubbliche. Basta andare nel Sito istituzionale del Comune
di Cagliari, entrare nell’Albo Pretorio e alla voce ” determinazioni”
troverete le sanzioni, non solo pecuniarie, ma addirittura anche di
chiusura per molti e molti giorni, comminate dall’attività congiunta
del Corpo dei Vigili Urbani e dei Dirigenti del Servizio Attività
Produttive. Leggere anche nomi “illustri”. Anche se le sanzioni,
seppure pesanti, non portano a far ragionare e porre rimedio agli
abusi e alle prepotenze. Un campo sul quale la nuova Amministrazione
comunale dovrà lavorare con attenzione e determinazione,
nell’interesse generale dei cittadini, non solo di quelli di una
categoria, seppure importante.
Marcello Roberto Marchi












