Il terzo tempo mancato dopo la gara di domenica tra Sarroch e Johannes, che purtroppo è stato sostituito da spinte e botte, si è svolto con settantadue ore di ritardo nel campo cagliaritano di Monte Claro. Dopo i feriti e le accuse reciproche tra calciatori e uno dei due allenatori, solo sorrisi e voglia, tanta voglia di lasciarsi alle spalle lo sgradevole episodio (QUI la notizia). Presenti l’allenatore della Johannes, Nicola Atzeni, il suo presidente, Corrado Scameroni, il dirigente giallorosso Antonio Atzeni, il numero uno del Sarroch, Rocco Canepa e il calciatore rimasto ferito alla testa con tanto di sette punti di sutura, Riccardo Cicalò. Assente, ma pienamente giustificato per motivi di lavoro, il calciatore del Sarroch Gianluca Recano: “Ci ha fatto recapitare un messaggio distensivo, col quale ci ha fatto capire che non c’è nessuna intenzione di portare avanti la tensione che si è vissuta domenica”, spiega Nicola Atzeni. “Lo stesso discorso vale anche da parte nostra, ovviamente”.
Certo, una rissa con feriti non è proprio il messaggio principale che devono veicolare i calciatori, sia quelli della serie A sia quelli che, invece, si stanno formando nelle categorie minori. Ascia di guerra sotterrata per sempre, quindi, e spazio solo per foto ricordo, strette di mano, sorrisi e abbracci.












