Sistema di raccolta di rifiuti sotterraneo: tutto fermo. La giunta Zedda ha bloccato la sperimentazione dello stoccaggio dei rifiuti sotto terra che la giunta Truzzu aveva previsto per Sant’Elia. Era basato sul trasporto pneumatico e prometteva di trasformare radicalmente, eliminando cassonetti e camion della spazzatura. Questa tecnologia, nata in Svezia e diffusa in tutto il mondo, offre un approccio innovativo alla gestione dei rifiuti solidi urbani.
“C’è un problema riguarda ai finanziamenti e a progetti da realizzare nella zona come l’ampliamento del Parco degli Anelli”, ha dichiarato Luisa Giua Marassi, assessore all’Igiene del suolo.
La giunta Truzzu aveva previsto un investimento di 6,5 milioni di euro, per servire 5 mila residenti, circa 2 mila e 200 abitazioni, con una capacità di raccolta di 220 chilogrammi per abitante all’anno, pari a mille e100 tonnellate. Il funzionamento è prevedeva, tramite l’utilizzo di una ecocard, che i cittadini depositassero i loro rifiuti nelle colonnine differenziate (carta, cartone, plastica, organico e secco), aspirati dalla centrale, localizzata in prossimità dell’Ecocentro di Sant’Elia, attraverso condotte sotterranee. La giunta spiega che il progetto non è stato bloccato, ma è sotto valutazione.









