Follia nella grotta dei Colombi, nelle acque cagliaritane di Capo Sant’Elia. Un sub è stato beccato dagli uomini della Guardia Costiera mentre, armato di bombole e mazzetto, stava spaccando rocce per rubare i tanto pregiati quanto vietati datteri di mare. Gli uomini della Guardia Costiera hanno scoperto tutto durante un’attività di monitoraggio e controllo della costa, nel corso della quale hanno intercettato un datteraio e proceduto al sequestro degli attrezzi e alla denuncia penale. I militari hanno intercettato vicino alla grotta un segnale da sub ed un barchino sospetti.
L’appostamento subacqueo, infatti, ha evidenziato la presenza in acqua di un sommozzatore munito di bombole e mazzetta che rompeva le rocce per il prelievo del pregiato e vietato dattero di mare. L’attività illecita è stata documentata grazie alle apparecchiature in uso alla Guardia Costiera. La speciale tutela del dattero di mare è giustificata dal grave ed irreparabile danno che subisce la scogliera e l’ecosistema marino a seguito della frantumazione necessaria ad estrarre i pregiati molluschi, i quali necessitano di almeno 30 anni per incunearsi nella roccia calcarea e raggiungere, così, una misura idonea alla illecita collocazione commerciale.
Alla vista dei militari il datteraio ha cercato di disfarsi delle tracce del reato, rilasciando in acqua la mazzetta usata per frantumare le rocce e un sacchetto ricolmo di datteri, ignaro però di essere stato filmato durante la raccolta. Risalito in acqua, il datteraio ha cercato di darsi alla fuga insieme un complice ma il tentativo è risultato vano in quanto, di lì a poco, i due, mai persi di vista dal personale militare delle pattuglie di vedetta a terra, sono stati intercettati dalle unità in mare. Portati negli uffici della Capitaneria di Porto, i pescatori di frodo sono stati identificati e denunciati alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Cagliari e dovranno difendersi dalle accuse di prelievo di specie per le quali è vietata la cattura e deturpamento di bellezze naturali. L’attrezzatura con la quale è stato commesso il reato è stato sequestrata e messa a disposizione del magistrato, insieme ai filmati realizzati. Il direttore marittimo di Cagliari, il Capitano di vascello Mario Valente, sottolinea che “l’impegno della Guardia Costiera nei controlli in materia di pesca e ambientali continuerà in maniera regolare, a garanzia della tutela delle coste della fauna marina, dell’ambiente e degli ecosistemi oltre che degli stessi pescatori e commercianti del settore ittico che lavorano nel rispetto delle norme vigenti, contrastando nel contempo chi invece dolosamente viola tali norme”.










