di Ennio Neri
La Casa della Salute e un pronto soccorso. Sia per i residenti del centro che per i turisti. E uno spazio anche per il Centro di Solidarietà dopo la chiusura della struttura di viale Sant’Ignazio. La maggioranza in Consiglio Comunale “condivide la richiesta che i residenti del centro storico di Cagliari hanno espresso di fronte allo smantellamento di tutti i servizi sanitari operanti in centro (Clinica Aresu, Clinica Macciotta, Ospedale Militare, cliniche private), con un documento sottoscritto da oltre 1500 abitanti che fa appello al Sindaco per chiedere un intervento presso la Regione al fine di promuovere la richiesta di un adeguato presidio sanitario”.
L’utilizzo della struttura dell’Ospedale San Giovanni di Dio e di altre strutture nella zona, come l’Ospedale Militare, come presidio territoriale sanitario, Casa della Salute e presidio di pronto soccorso, insieme a un Centro di Solidarietà dove possano essere ospitati molteplici servizi sanitari e sociali di rilevanza cittadina metropolitana, è la richiesta contenuta in un ordine del giorno firmato da Matteo Lecis Cocco Ortu, Pd, Roberto Tramaloni. Pds, e Rita Polo, Pd, Matteo Massa, Progressisti sardi e agli altri capogruppo e diversi componenti della maggioranza.
Un presidio imprescindibile in un’area che raccoglie tutti i quartieri del centro storico e i suoi abitanti oltre agli operatori commerciali e i numerosi frequentatori. Come segnalato dal consigliere Roberto Tramaloni, “con il centro territoriale e con il primo intervento di soccorso oltre ai tanti residenti nei quartieri storici occorre far fronte agli elevati flussi turistici, in notevole aumento in questi ultimi anni”.
L’idea è che l’Ospedale San Giovanni di Dio e l’Ospedale militare, per le loro caratteristiche dimensionali possano assumere un carattere multifunzionale come luoghi aperti alla città e ai servizi per i cittadini nel rispetto della vocazione socio-sanitaria, e che “l’aspetto sociale – come ha voluto sottolineare nel testo la consigliera Rita Polo – debba essere garantito fin dall’inizio della programmazione dei servizi e definizione degli spazi e prevedere una integrazione con i servizi di competenza comunale”.
Sulla parte urbanistica il consigliere Matteo Lecis Cocco Ortu ricorda che “gli spazi aperti del San Giovanni di Dio potranno svolgere un ruolo importante di cerniera tra il centro storico cittadino e la valle di Palabanda per la quale è previsto un progetto strategico di riqualificazione che coinvolge le aree verdi dell’Orto Botanico e l’area archeologica dell’Anfiteatro Romano fino al viale di Buoncammino, con un collegamento verso l’Orto dei Cappuccini attraverso il viale Sant’Ignazio”.
Sul futuro dell’Ospedale San Giovanni di Dio e degli spazi inutilizzati presenti nella zona si esprimerà il Consiglio Comunale di Cagliari, e si attiverà un confronto con tutti i soggetti interessati (Regione, Università e Ats) per una pianificazione condivisa.











