Trentanove secondi di battute, sbeffeggiamenti e risate. Chi aziona la videocamera dello smartphone, per il momento, è ancora un “fantasma”. Ma la vittima, purtroppo, è già stata riconosciuta dal suo amministratore di sostegno: un sofferente mentale di 48 anni che abita in un rione popolare cagliaritano e che è messo sotto tutela dal Tribunale, è finito al centro di un filmato che è stato condiviso su centinaia di chat Facebook e WhatsApp. Le domande del “genio” che ha pensato di puntare la videocamera contro un cosiddetto “soggetto debole” sono idiote e provocatorie: “Cosa è successo? Fai il gatto”. E lui, il quarantottenne, purtroppo dà corda al suo carnefice multimediale. “Oh, ascò, stai lavorando troppo? Vasco Rossi sei tu? Sei in concerto?”, incalza il giovane che fa il video, da dentro l’abitacolo della sua automobile. Impossibile sapere con certezza se chi realizza il filmato sappia di avere davanti un uomo con problemi e tutelato dalla legge, anche se i saluti finali, “Ciao”, “Ci vediamo papà”, farebbero intendere che i due non siano proprio sconosciuti tra loro. Ma ciò non toglie che, in rete, è finito un filmato dove c’è una persona che non può difendersi.
“Il video è di qualche mese fa, penso, perché anche se si parla di Vasco Rossi il mio assistito è vestito con abiti pesanti”, spiega Davide Ariu, quarantaquattro anni, amministratore di sostegno dell’uomo filmato e sbeffeggiato: “Qualcuno mi ha girato questo video non sapendo il mio ruolo,lo porterò alla polizia postale affinchè si possa identificare sia chi l’ha realizzato e sia chi l’ha condiviso. È da idioti fare cose simili,soprattutto sapendo che la persona che viene ripresa non ha le stesse possibilità di difendersi delle persone normali”.









