Il 2023 non è iniziato bene per la sanità in Sardegna. Al dramma di migliaia di famiglie che non hanno più un pediatra si somma quello dei medici che, per timore di prendersi il virus, rinunciano a visitare a casa i malati. Due nuove storie, che purtroppo ingrossano il lungo elenco di casi di malasanità nell’Isola, che arrivano da Cagliari e che vedono protagonisti, loro malgrado, una coppia di genitori di Maracalagonis e due anziani residenti nel capoluogo sardo. Alessandro Marras, 31 anni, è il padre di una bimba di due anni: “La pediatra è andata in pensione il trentuno dicembre, in paese non c’è nessuna dottoressa. Anche ieri abbiamo trascorso, io e mia moglie, tutta la mattina all’Asl senza, però, trovare una soluzione. Mia figlia ha avuto l’influenza prima di Natale, ora è guarita ma senza certificato non può tornare a scuola. Inoltre, è affetta da una malattia genetica rarissima”, prosegue Marras. “Abbiamo avuto una visita dalla fisiatra, per i plantari, a settembre. Alla fine ce li consegneranno a marzo ma, allora, non serviranno più perchè saranno troppo piccoli. Per una risonanza magnetica siamo dovuti andare, a nostre spese e senza nessun aiuto dalla Regione, sino a Firenze. Centinaia e centinaia di euro pagati perchè in Sardegna non c’era posto. Se dovesse nuovamente ammalarsi, dovrei portare la mia bambina al pronto soccorso pediatrico del Brotzu, dove però c’è già molto caos ed e è strapieno di bimbi. Spero che, presto, chi di dovere trovi una soluzione”. Non resta altro da fare che incrociare le dita, insomma.
Per quattro giorni, invece, Calogero Testagrossa, 81 anni, e la moglie, sono stati lasciati senza cure: “Abbiamo avuto un’influenza e la febbre alta. Abbiamo chiamato il medico perchè venisse a visitarci, si è rifiutato perchè non avevamo fatto il tampone. E come potevamo farlo? Eravamo allettati”, sbotta l’anziano, “e non avevamo nemmeno il Covid, Solo dopo quattro giorni e due email i medici dell’Asl sono arrivati a casa. Siamo anziani e fragili, il virus ha scombussolato tutti gli equilibri della sanità sarda. Anche mia figlia era malata e non poteva uscire di casa, siamo stati lasciati soli e senza nessun tipo di aiuto. La sanità di base, purtroppo, non funziona”.









