Ringrazia il cielo di potersi stendere sul suo divano, nella sua casa di Assemini, ancora un po’ dolorante ma vita, Stefania Scanu. 45 anni, commessa, ieri ha rischiato di finire all’altro mondo. La donna, con un’amica, è andata a cenare alla pizzeria Il Porcile, nel rione cagliaritano della Marina. Ha optato per una bistecca ai ferri, la donna e, tra una chiacchiera e un’altra, un pezzettino le si è incastrato nell’esofago. “Ho subito fatto capire che non stavo respirando, ho afferrato un bicchiere pieno d’acqua e l’ho buttato tutto giù”, racconta la quarantacinquenne a Casteddu Online. In pizzeria si sono vissuti interminabili minuti di panico, ma se la Scanu può raccontare la sua disavventura deve tutto ad Andrea Corti. 23 anni, studente di Informatica, il cognome fa subito pensare alla pizzeria: è infatti il figlio del titolare e nei fine settimana, per arrotondare, lavora su turni: “Mi ha praticato il massaggio di Heimlich, è stato assolutamente professionale”. Il pezzetto di carne è volato sul pavimento, Stefania Scanu è così tornata a respirare.
Dopo qualche minuto è arrivata un’ambulanza del 118: “Sono stata portata all’ospedale, per qualche giorno dovrò stare a riposo a casa. Ringrazio il giovane angelo che mi ha salvato la vita, appena starò meglio passerò di persona per ringraziarlo a dovere”. Felici, ovviamente, i genitori del giovane eroe, nonchè gestori de Il Porcile: “Nostro figlio ha seguito, così come tutti gli altri nostri dipendenti, un corso ad hoc per saper praticare in ogni istante la manovra di Heimlich. Da noi la sicurezza nostra e dei nostri clienti è sempre stata messa al primo posto”. E lui, tranquillamente, conferma e aggiunge che “era la prima volta che dovevo fare la manovra di disostruzione oer salvare una vita. Ho avuto anche coraggio ed è andato tutto bene”.










