A Cagliari il sistema di raccolta differenziata si abbatte come una stangata sulle attività commerciali del centro, in particolare sui ristoratori. Diverse attività sono state multate e costrette alla chiusura per un giorno per aver lasciato i mastelli dei rifiuti all’esterno del locale fuori dagli orari consentiti. Una dimenticanza, ma con conseguenze pesanti. Le regole del servizio di raccolta porta a porta sono chiare: i contenitori devono essere esposti solo nelle fasce orarie previste.
Tuttavia, la tolleranza verso eventuali disattenzioni è pari a zero. La rigidità del sistema ha riacceso le polemiche tra i commercianti, già fortemente penalizzati dalla crisi economica e dai numerosi cantieri che per mesi hanno paralizzato centro cittadino. Molti ristoratori avevano già manifestato il proprio malcontento, lamentando orari di conferimento poco flessibili e l’obbligo di esporre i mastelli proprio durante l’orario di servizio, spesso passando tra i tavoli occupati dai clienti. Alcuni, intervistati da Casteddu Online, hanno sottolineato anche l’assenza di spazi interni dove poter custodire i contenitori fino all’orario stabilito. L’assessora Giua Marassi aveva annunciato nei mesi scorsi che, con il nuovo appalto per la gestione del servizio, si potrà intervenire per rendere gli orari più flessibili e meglio adattabili alle esigenze delle attività commerciali. Ma fino all’arrivo della nuova ditta, resta in vigore la linea dura: rispetto assoluto degli orari e sanzioni in caso di infrazioni. Commercianti e associazioni di categoria chiedono quindi una revisione delle modalità di conferimento, auspicando un sistema più equo e sostenibile, che tenga conto delle reali difficoltà operative di chi lavora nel settore della ristorazione. Per ora, però, resta il monito: massima attenzione e memoria ferrea, perché ogni distrazione può trasformarsi in una sanzione.










