Sono increduli e preoccupati i titolari dei locali del rione simbolo della movida. Il Comune presto taglierà sedie e tavoli e, dall'1, tutti a nanna. Raffaele Mameli: "Perdo metà dei coperti, il Comune intensifichi i controlli ai minimarket che vendono alcol, da me non c'è mai rumore". Luigi Dedoni: "Lamentele per il chiasso? Ci si lamenta se non si può comprare il pane, non per questo motivi. Stiamo a galla per miracolo, Truzzu lo sa che in settimana la maggior parte dei ristoranti sono vuoti?"
Due storici ristoranti chiudono, gli affari sono in calo per tutti i loro colleghi. La Confesercenti: “C’è il rischio che gli investimenti vadano altrove. Ma se Cagliari vuole diventare una città turistica deve poter puntare sugli spazi all’aperto. I locali hanno riqualificato la Marina, oggi gli immobili valgono il doppio rispetto a 20 anni fa. Ma, se questa guerra con gli abitanti continua, il quartiere tornerà al buio e al degrado del passato”. Mercoledì in città arriva il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: vertice in prefettura
I costi di luce e gas, quadruplicati in pochi mesi, sbattuti davanti agli occhi dei clienti, pochi, che ancora riescono a concedersi un pranzo o un gelato a due gusti nei ristoranti e bar cagliaritani. Claudio Mura: "Menù ritoccato di due euro, non sto certo rubando: rialzi ovunque, il pesce è passato da 4 a 9 euro al chilo". Roberto Mambrini: "3600 euro di elettricità solo a luglio, i ristori non servono a nulla perché sono sempre soldi nostri: lavorerò sino a novembre per pagarmi le bollette". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Iniziano le operazioni di smontaggio, in attesa di trovare i soldi per rimontare quelle nuove e più strette di cinquanta centimetri. Camion e gru in azione nel Corso, il presidente del comitato di residenti di Stampace Adolfo Costa: "Norme più stringenti, le hanno tolte ed è una grandissima soddisfazione"
C'è chi se l'è cavata con duemila euro, ma anche chi ne ha scuciti 10mila. I titolari di ristoranti e bar hanno, oggi, le pedane esterne vuote, sopra i parcheggi. Sabrina Concas: "Il Comune non mi fa lavorare, ho 30 posti inutilizzabili e d'estate tutti vogliono stare fuori". Roberto Zedda: "Devo chiudere il bar alle 20 e perdere il 40% dell'incasso giornaliero. Ho acquistato le fioriere con grandi sacrifici, facendomi aiutare da mio figlio". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Pranzo o cena? Oggi, nel capoluogo sardo, anche chi ha i ticket dovrà mettere mano al portafoglio. Chi gestisce un ristorante non accetta nessun buono pasto, e cresce la fronda di chi li ha vietati da tempo. Cristiano Aresu: "Su 10 euro di guadagno me ne restano 8, è come lavorare gratis". Fulvio Cocco: "Una fregatura, per il rimborso dovevo pure pagare alle Poste: me ne sono rimasti centinaia, ormai scaduti, sul groppone". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Dallo striscione-sos di aprile 2021, "ci state dissanguando", alla chiusura. Virginia Cadelano, 27enne, si è arresa insieme al suo socio. Il loro "Vostok 1" non esiste più: "Il virus ci ha distrutto, ma anche il dover chiedere la certificazione verde a tutti: molti si sono impuntati e ci hanno detto che dovevamo ribellarci"
Dai lockdown e restrizioni agli aumenti pazzi di pasta, carne e pesce. Nel rione cagliaritano si passa da un'emergenza all'altra. Maurizio Dedoni: "Prezzi ritoccati del 15%, così posso pagare gli stipendi ai dipendenti: c'è più movimento e la malamovida non è certo colpa mia". Massimo Mazzei: "Deserto in settimana e nel weekend non va meglio: i residenti ci accusano di creare caos? Falso, e da fine giugno non avremo nemmeno i tavolini esterni". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Addio certificazione verde per i tavolini esterni, resta quella base al chiuso. I titolari dei locali raccontano le difficoltà vissute con le restrizioni. Agostino Sassone: "Mi ha fatto male scegliere chi potesse entrare e chi no, molte regole erano assurde". Marco Milia: "Gente stanca di stare in casa, alla Marina più controlli anche contro i ragazzini molesti che bevono". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
L'onda lunga del Covid e i portafogli sempre meno pesanti dei cagliaritani trasformano in un deserto il rione "mangereccio". Cristiano Aresu: "Da 110 ad appena 40 clienti durante la settimana, i 3 mesi estivi non basteranno: altro che situazione idilliaca". Alì Ahmed: "Alle 21 devo chiudere, non c'è più nessuno: calo del 70 per cento e c'è ancora il grosso problema del green pass: lo chiedo nonostante la privacy e c'è chi si lamenta". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Sorpresa, la certificazione verde obbligatoria per mangiare dentro e fuori dai locali ora viene osteggiata, a viso aperto, dai ristoratori. Marco Milia: "Incasso crollato del 95%, le Forze dell'ordine controllano i miei clienti mentre alla Marina continua la delinquenza". Alessandro Depau: "C'è pure chi voleva consumare mostrandomi un green pass falso: basta con questa restrizione, mi penalizzerà tanto anche con i turisti". Cosa ne pensate?
Non basterà più il tampone per poter pranzare e cenare al chiuso, dal 6 dicembre tavoli a disposizione solo dei vaccinati. Claudio Mura, ristoratore di via Cavour: "Misura impopolare e assurda ma mi adeguo, il mio obbiettivo è restare aperto anche a Natale, ormai i vaccinati sono la maggior parte". Marcello Mallus, ristoratore quartese di via Monaco: "Calo degli affari? Spero di no, anzi, mi auguro che tutti si vaccinino: non posso avere comunque la sicurezza che chi mi mostra il green pass sia il reale proprietario della certificazione"
Sui social e sui portali specializzati fioccano le recensioni negative e i tentativi di boicottaggio: "Non accetteremo più recensioni negative e con le quali si vogliono ignorare le regole anti virus"
Il presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna esprime qualche preoccupazione per settembre e ottobre, mesi in cui sarà fondamentale fare incetta di turisti per svoltare davvero dopo la botta della pandemia
Recensioni negative e locali segnalati nel gruppo "Boicottiamo chi chiede il marchio verde", spiccano anche palestre e ristoranti di Cagliari. La furia dei ristoratori: "Stiamo avendo perdite economiche e siamo stufi di essere attaccati da chi non rispetta le regole: siete liberi di non vaccinarvi, ma non insultateci"
Le Regioni chiedono al Governo di utilizzare il green pass per pranzi e cene solo se ci si trova in zona gialla. La palla passa a Draghi, intanto a Cagliari i titolari di locali e bar sono furiosi: "Ancora una volta volete mettere la croce sulle nostre spalle. Estendente l'obbligo della vaccinazione per accedere ovunque, i non vaccinati non sono solo no vax"
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