I costi di luce e gas, quadruplicati in pochi mesi, sbattuti davanti agli occhi dei clienti, pochi, che ancora riescono a concedersi un pranzo o un gelato a due gusti nei ristoranti e bar cagliaritani. Claudio Mura: "Menù ritoccato di due euro, non sto certo rubando: rialzi ovunque, il pesce è passato da 4 a 9 euro al chilo". Roberto Mambrini: "3600 euro di elettricità solo a luglio, i ristori non servono a nulla perché sono sempre soldi nostri: lavorerò sino a novembre per pagarmi le bollette". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Iniziano le operazioni di smontaggio, in attesa di trovare i soldi per rimontare quelle nuove e più strette di cinquanta centimetri. Camion e gru in azione nel Corso, il presidente del comitato di residenti di Stampace Adolfo Costa: "Norme più stringenti, le hanno tolte ed è una grandissima soddisfazione"
C'è chi se l'è cavata con duemila euro, ma anche chi ne ha scuciti 10mila. I titolari di ristoranti e bar hanno, oggi, le pedane esterne vuote, sopra i parcheggi. Sabrina Concas: "Il Comune non mi fa lavorare, ho 30 posti inutilizzabili e d'estate tutti vogliono stare fuori". Roberto Zedda: "Devo chiudere il bar alle 20 e perdere il 40% dell'incasso giornaliero. Ho acquistato le fioriere con grandi sacrifici, facendomi aiutare da mio figlio". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Pranzo o cena? Oggi, nel capoluogo sardo, anche chi ha i ticket dovrà mettere mano al portafoglio. Chi gestisce un ristorante non accetta nessun buono pasto, e cresce la fronda di chi li ha vietati da tempo. Cristiano Aresu: "Su 10 euro di guadagno me ne restano 8, è come lavorare gratis". Fulvio Cocco: "Una fregatura, per il rimborso dovevo pure pagare alle Poste: me ne sono rimasti centinaia, ormai scaduti, sul groppone". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Dallo striscione-sos di aprile 2021, "ci state dissanguando", alla chiusura. Virginia Cadelano, 27enne, si è arresa insieme al suo socio. Il loro "Vostok 1" non esiste più: "Il virus ci ha distrutto, ma anche il dover chiedere la certificazione verde a tutti: molti si sono impuntati e ci hanno detto che dovevamo ribellarci"
Dai lockdown e restrizioni agli aumenti pazzi di pasta, carne e pesce. Nel rione cagliaritano si passa da un'emergenza all'altra. Maurizio Dedoni: "Prezzi ritoccati del 15%, così posso pagare gli stipendi ai dipendenti: c'è più movimento e la malamovida non è certo colpa mia". Massimo Mazzei: "Deserto in settimana e nel weekend non va meglio: i residenti ci accusano di creare caos? Falso, e da fine giugno non avremo nemmeno i tavolini esterni". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Addio certificazione verde per i tavolini esterni, resta quella base al chiuso. I titolari dei locali raccontano le difficoltà vissute con le restrizioni. Agostino Sassone: "Mi ha fatto male scegliere chi potesse entrare e chi no, molte regole erano assurde". Marco Milia: "Gente stanca di stare in casa, alla Marina più controlli anche contro i ragazzini molesti che bevono". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
L'onda lunga del Covid e i portafogli sempre meno pesanti dei cagliaritani trasformano in un deserto il rione "mangereccio". Cristiano Aresu: "Da 110 ad appena 40 clienti durante la settimana, i 3 mesi estivi non basteranno: altro che situazione idilliaca". Alì Ahmed: "Alle 21 devo chiudere, non c'è più nessuno: calo del 70 per cento e c'è ancora il grosso problema del green pass: lo chiedo nonostante la privacy e c'è chi si lamenta". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
Sorpresa, la certificazione verde obbligatoria per mangiare dentro e fuori dai locali ora viene osteggiata, a viso aperto, dai ristoratori. Marco Milia: "Incasso crollato del 95%, le Forze dell'ordine controllano i miei clienti mentre alla Marina continua la delinquenza". Alessandro Depau: "C'è pure chi voleva consumare mostrandomi un green pass falso: basta con questa restrizione, mi penalizzerà tanto anche con i turisti". Cosa ne pensate?
Non basterà più il tampone per poter pranzare e cenare al chiuso, dal 6 dicembre tavoli a disposizione solo dei vaccinati. Claudio Mura, ristoratore di via Cavour: "Misura impopolare e assurda ma mi adeguo, il mio obbiettivo è restare aperto anche a Natale, ormai i vaccinati sono la maggior parte". Marcello Mallus, ristoratore quartese di via Monaco: "Calo degli affari? Spero di no, anzi, mi auguro che tutti si vaccinino: non posso avere comunque la sicurezza che chi mi mostra il green pass sia il reale proprietario della certificazione"
Sui social e sui portali specializzati fioccano le recensioni negative e i tentativi di boicottaggio: "Non accetteremo più recensioni negative e con le quali si vogliono ignorare le regole anti virus"
Il presidente di Fipe Confcommercio Sud Sardegna esprime qualche preoccupazione per settembre e ottobre, mesi in cui sarà fondamentale fare incetta di turisti per svoltare davvero dopo la botta della pandemia
Recensioni negative e locali segnalati nel gruppo "Boicottiamo chi chiede il marchio verde", spiccano anche palestre e ristoranti di Cagliari. La furia dei ristoratori: "Stiamo avendo perdite economiche e siamo stufi di essere attaccati da chi non rispetta le regole: siete liberi di non vaccinarvi, ma non insultateci"
Le Regioni chiedono al Governo di utilizzare il green pass per pranzi e cene solo se ci si trova in zona gialla. La palla passa a Draghi, intanto a Cagliari i titolari di locali e bar sono furiosi: "Ancora una volta volete mettere la croce sulle nostre spalle. Estendente l'obbligo della vaccinazione per accedere ovunque, i non vaccinati non sono solo no vax"
I tavolini già preparati all'interno? Qualcuno potrebbe restare vuoto, la nuova ordinanza di Solinas impone che ci siano 20 metri cubi d'aria per ogni cliente. E i ristoratori passano dalla felicità alla paura: "Teniamo già le distanze tra ogni tavolo, quella dell'aria è una regola senza senso: se ci ruberà posti al chiuso non riapriremo". GUARDATE le VIDEO INTERVISTE
No, non hanno riaperto tutti i ristoranti, in città. Il divieto di utilizzo delle sale interne condanna più di un ristoratore a restare ancora chiuso. I casi di Salvatore Cappadonna e Francesco Manca: il primo ha il locale in viale Diaz, "marciapiede troppo stretto", il secondo in via Campidano, "tutti stalli per disabili o per carico e scarico e c'è pure la pista ciclabile: che beffa"
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