Il fascino delle Sonate di Domenico Scarlatti e la Musica Ricercata di György Sándor Ligeti accanto alla celebre Sonata in fa diesis minore n. 3 op 23di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin per un affascinante viaggio tra Settecento e Novecento, con il Recital del pianista Carlo Palese in cartellone martedì 15 maggio alle 18 all’Auditorium del Conservatorio “G. Pierluigi da Palestrina” di Cagliari per il terzo appuntamento con la Stagione Concertistica 2018 a cura dell”Associazione Amici della Musica di Cagliari, intitolata “Da Scarlatti al Terzo Millennio”.
Sotto i riflettori il brillante interprete dello strumento a tastiera, che ha affinato la sua preparazione grazie ai preziosi incontri con musicisti come Maria Tipo, Pietro Rigacci, Murray Perahia e Piero Rattalino: vincitore di prestigiosi concorsi internazionali, Carlo Palese ha all’attivo un’intensa carriera concertistica come solista e in importanti formazioni cameristiche con artisti di assoluto rilievo. Ha collaborato con violinisti come Alberto Bologni, Alessandro Cappone, Sam Mc Clure, Hae Sun Kang, Lucio Degani,Gregory Sandomirsky, Alexandre da Costa, Paolo Franceschini, con i violoncellisti Giorgio Fiori, Cecilia Radich, Brian Kubin e Andrea Nannoni, oltre che con i pianisti Cristiano Grifone, Andrea Rebaudengo, Giuseppe Bruno. In duo con l’organista Claudio Brizi ha approfondito il repertorio ottocentesco per harmonium e pianoforte.
Si è cimentato con i capolavori della musica classica dedicando però una particolare attenzione alle opere di compositori contemporanei, alcune delle quali a lui dedicate da Gabriele Manca, Gabrio Taglietti, Giovanni Salvemini, Fabrizio Festa, Gabriel Senanes, collaborando con ensembles come Alter Ego, Sentieri Selvaggi, Set of Three.
Docente di Pianoforte principale all’Istituto superiore di Studi Musicali “L.Boccherini” di Lucca, Carlo Palese tiene regolarmente Masterclass per importanti istituzioni in Italia e all’estero, ed è ‘ spesso invitato a far parte della Giuria in Concorsi pianistici internazionali. Responsabile artistico della rassegna “Classica con Gusto” presso la Fondazione Teatro Goldoni di Livorno, è presidente di Livornoclassica e direttore artistico del concorso internazionale “Livorno Piano Competition”.
Artista di fama, versatile interprete capace di spaziare fra il repertorio classico e la musica contemporanea, Carlo Palese proporrà un interessante percorso, che si apre nel segno di Domenico Scarlatti, il grande clavicembalista e compositore partenopeo del periodo barocco, grande innovatore della tecnica e dell’espressione dello strumento a tastiera – cui è dedicata la Stagione degli Amici della Musica – con le Sonate K 380 in Mi maggiore (Andante comodo) e K 547 in Sol maggiore (Allegro).
Focus poi su una delle pietre miliari della letteratura pianistica, quella “Musica Ricercata” di György Sándor Ligeti che racchiude in undici brani un’ardua sfida compositiva, che determina a priori il numero delle note, un una sorta di crescendo dalle due iniziali alle dodici del pezzo finale lasciando ampio spazio all’invenzione ritmica e alla creazione di suggestive atmosfere che rimandano alla semplicità delle melodie popolari.
In un esaltante crescendo, si susseguono i tempi Sostenuto – Misurato – Prestissimo, Mesto rigido e cerimoniale, Allegro con spirito, e ancora il Tempo de Valse (poco vivace – “à l’ orgue de Barbarie”) e un Rubato. Lamentoso, un Allegro molto capriccioso, il Cantabile, molto legato e il Vivace. Energico , poi (Béla Bartòk in memoriam) Adagio. Mesto-Allegro maestoso, un movimento Vivace. Capriccioso e infine (Omaggio a Girolamo Frescobaldi) Andante misurato e tranquillo.
Il pianoforte diventa strumento a percussione – secondo la lezione di Bèla Bartòk – tra ritmi vorticosi e curiose variazioni, echi quasi mediorientali e rimandi alla tradizione dell’Est Europa, tra ipnotiche reiterazioni, metriche danzanti, suoni “notturni” e una vorticosa Fuga come tributo al compositore ferrarese Girolamo Frescobaldi.
Finale travolgente, con la splendida e virtuosistica Sonata in fa diesis minore n. 3 op 23 di Aleksandr Nikolaevič Skrjabin – quasi una trasposizione in musica di una metamorfosi interiore attraverso differenti e contrastanti stati d’animo, dal dolore al piacere, dalla sconfitta al trionfo: secondo le indicazioni dell’autore, “in mezzo a una tempesta si leva la voce dell’Uomo-Dio o dell’Uomo-Creatore, che grida un canto di vittoria, ma, ancora debole, ricade nell’abisso del nulla”.
L’incipit Drammatico, esprime il tormento interiore, con un tema cantabile e quasi imperioso che si contrappone ad un secondo, egualmente cantabile, più fragile e un’anticipazione del finale, poi l’Allegretto, caratterizzato da una figura puntata, che porta una ventata di leggerezza e grazia, mentre di nuovo l’Andante in forma di Lied con accenti struggenti ma anche delicati riporta alla temperie iniziale, e infine il conclusivo Presto con fuoco, in forma di Rondò, in cui si accostano due temi, uno più impetuoso, l’altro quasi rasserenante, culminante in potenti accordi che preludono all’incisiva, quasi lapidaria conclusione.
Un raffinato Recital capace di esaltare le potenzialità espressive dello strumento a tastiera in una varietà di accenti e stili p: Carlo Polese rende omaggio a grandi maestri del passato, in una affascinante antologia di pagine emblematiche dell’arte del pianoforte, tra estro e fantasia, pathos e poesia.












