In merito al concorso pubblico dello scorso novembre a Cagliari, i candidati sono pronti al ricorso al Tar ma propongono all’Amministrazione comunale di autotutelarsi immediatamente annullando d’ufficio l’intera prova preselettiva.
Riceviamo e pubblichiamo:
Buonasera, a distanza di diverse settimane dallo svolgimento delle prove, vorrei venisse (ndr) dato spazio, in merito al concorso in data 06/11/2025 , al malcontento diffuso tra i centinaia di candidati, malcontento motivato da violazioni palesi dei principi di trasparenza, imparzialità e legittimità che devono presidiare ogni concorso pubblico.
Nello specifico:
1. Assenza totale di trasparenza sul criterio di
correzione.
Contrariamente a quanto previsto dalla normativa sui
concorsi pubblici (D.P.R. 487/1994 e ss.mm.ii.) e dalle più elementari
regole di buona amministrazione, il Comune di Cagliari non ha reso noto
in anticipo il sistema di punteggio, ovvero:
• valore delle risposte corrette;
• penalizzazione per le risposte errate;
• trattamento delle risposte non date.
Tale omissione ha impedito
ai candidati di calibrare consapevolmente la propria strategia di
risposta, violando il principio di par condicio.
2. Test di allenamento/prova PC fuorvianti sulla piattaforma
concorsoonline Cagliari .
nella sezione “pre-test” o
“simulazioni” presentavano punteggi a risposte errate sbagliate ,e
generando confusione aspettative distorte sui contenuti reali della
prova.
3. Mancata estrazione casuale delle prove e assenza di
verbalizzazione.
Ogni candidato, anche all’interno dello stesso
scaglione orario, ha ricevuto un set di domande completamente diverso,
ma non risulta agli atti alcuna estrazione a sorte dei quesiti né
tantomeno la lettura in aula, da parte dei proctor o della commissione,
delle modalità di somministrazione e dei criteri di valutazione. Tale
prassi è obbligatoria ai sensi dell’art. 12 del D.P.R. 487/1994 e
della giurisprudenza consolidata del TAR e del Consiglio di Stato.
4. Prove differenti senza garanzia di omogeneità di
difficoltà.
L’eterogeneità dei quesiti somministrati (fino a 4-5
versioni diverse per turno) non è stata accompagnata da alcun
meccanismo di riequilibrio statistico della difficoltà, rendendo la
prova intrinsecamente iniqua.
Per questi motivi, Forse centinaia di candidati stanno pensando di
preparare ricorsi al TAR Sardegna, ma riteniamo che l’Amministrazione
comunale dovrebbe autotutelarsi e autotutelarsi immediatamente,
procedendo d’ufficio all’annullamento dell’intera prova
preselettiva senza attendere l’esito dei contenziosi. Un atto di
responsabilità che eviterebbe costi inutili per la collettività e
restituirebbe dignità a una procedura che, allo stato, appare viziata
in radice.
Chiedo pertanto al vostro giornale di dare il giusto risalto a questa
vicenda, pubblicando integralmente la presente lettera.
I cittadini hanno il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici e come vengono selezionati i futuri dipendenti della loro città.
In attesa di un vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti.









