di Paolo Rapeanu
Attivo già in alcuni rioni cittadini e nella Municipalità di Pirri, il porta a porta sta per sbarcare anche a Monte Mixi. Intoppi permettendo, entro luglio tante altre migliaia di cagliaritani avranno a che fare con il nuovo sistema di raccolta e cinque mastelli da riempire e svuotare seguendo giorni e orari fissi. E, soprattutto, da lavare: ruota attorno alla questione della pulizia dei maxi contenitori condominiali la lamentela che corre tra i cittadini che hanno partecipato all’incontro pubblico organizzato dal Comune in via Darwin. Non è una novità, certo, ma sapere di dover utilizzare l’olio di gomito – facendo i turni con i vicini – o pagare qualcuno che venga a disincrostarli e ripulirli dagli scarti dell’immondezza non fa piacere quasi a nessuno: “Che risparmio è quello promesso dal Comune, se poi dobbiamo pagare di tasca nostra la pulizia?”.
C’e Quintino Internò, che vive in via Baccelli: “Sono favorevole al porta a porta”, e, per quanto riguarda i cafoni dei rifiuti, “serve educazione, ma il nuovo servizio è meglio dei cassonetti”. Parere differente quello di Antonio Mascioni, 77enne residente in via Freud: “Porterà disagi tra le famiglie l’avere i 5 bidoni, la mia casa è grande centodieci metri quadri, li ho piazzati in veranda. Non è vero che la tassa diminuirà, era stato detto già in precedenza per i cassonetti, bisogna impiegare una ditta che li porti fuori, è un’aggiunta alle spese che va considerata. Sono contrario agli incivili”. Gianni Capra è un altro cagliaritano che vive a Monte Mixi: “Sono favorevole ma comporta costi in più, chiamare una società esterna per portare i cassonetti da dentro a fuori il palazzo comporta una modifica della recinzione, oltre al lavaggio dei cinque maxi mastelli”. Quelli piccoli “li ho dovuti mettere in cantina, poi li dovrò mettere da qualche parte. Il sindaco dice che ci sarà un risparmio, ma quando?”.









