Tra Piazza Yenne e il Corso Vittorio Emanuele potrebbe essere riscritta in chiave moderna e attuale la storia di ” Pollicino”. Non quella del piccolo Bus del CTM, che tutti i Cagliaritani e non solo quelli residenti, invocano a gran voce per ridare vita al Centro storico, ormai quasi del tutto asservito ai tavolini della ristorazione e alla movida notturna che sta letteralmente annientando la serenità della vita familiare dei residenti.
E’ la storia di quel bambino che attraverso i fagioli o i ceci, fate voi, ha ritrovato la strada del ritorno. Anche noi potremmo cimentarci in una tale avventura ma, più di noi, dovrebbero fare una tale esperienza i responsabili dell’igiene pubblica e di tutela dell’ambiente cittadino, ovvero i dirigenti,i funzionari, gli Amministratori che di questi problemi hanno competenze e responsabilità, mettendosi a seguire le orme, ovvero le chiazze di ” percolato” e quant’altro che, dai locali che esercitano le varie attività di ristorazione, portano ogni giorno, mattina e sera, i grandi sacchi neri contenenti i rifiuti organici nei cassonetti della nettezza urbana dislocati tra Piazza Yenne, Largo Carlo Felice, Via Sassari, Via Caprera e Via Mameli.
Se chi di dovere volesse ripercorrere le tracce a ritroso, ovvero partendo dai cassonetti, potrà individuare con matematica certezza chi sono i responsabili di un Centro storico rifatto a nuovo ridotto in uno stato indecoroso. Sarebbe bello vederli all’opera e soprattutto sapere anche quali provvedimenti potranno essere adottati.













